Scende la fiducia di commercio e servizi
Scende la fiducia di commercio e servizi
Scende la fiducia di commercio e servizi
Secondo l’Isae, a febbraio è peggiorato il clima di fiducia nel commercio e nei servizi. L’indicatore destagionalizzato del clima di fiducia dei commercianti, dopo il recupero del mese scorso, scivola da 95,3 a 94,7. Negativi nel complesso appaiono i giudizi delle imprese sull’andamento corrente degli affari e nuova preoccupazione emerge anche dal lato delle aspettative sull’evoluzione futura delle vendite. In ulteriore ridimensionamento si confermano, tuttavia, le giacenze di magazzino. Quanto alle variabili che non entrano nella definizione di fiducia, gli intervistati si dichiarano pessimisti riguardo al volume futuro degli ordini, ma in crescita è dato il livello dell’occupazione. Relativamente alla dinamica inflazionistica, è percepita in rallentamento quella corrente e la maggior parte degli intervistati prevede in attenuazione anche quella futura. Guardando alle due tipologie di vendita, la fiducia crolla nella distribuzione tradizionale, ma aumenta, al contrario, in quella moderna. L'indicatore destagionalizzato scende infatti da 108,7 a 95,1, in prossimità dl valore dello sorso novembre, nella prima e sale da 83,8 a 95, nella seconda Per quanto riguarda i servizi di mercato, il clima di fiducia scende a -32 (da -30 dello scorso mese) in seguito al peggioramento delle prospettive a breve termine sugli ordini e sulla tendenza generale dell'economia; recuperano debolmente i giudizi sugli ordini. Alcune differenze nell'andamento della fiducia emergono sia a livello settoriale, sia territoriale: il clima scende a -35 (da -31) nei servizi alle famiglie, a -30 (da -28) in quelli alle imprese e recupera in quelli finanziari (a 2, da -1) Nel dettaglio territoriale, l'indicatore peggiora soltanto nel Nord Ovest (a -38, da -27), recuperando a -17 (da -19) nel Nord Est, a -14 (da -19) al Centro e a -64 (da -76) al Sud. Tra le variabili non componenti l'indice, segnali sfavorevoli provengono anche da giudizi e aspettative sull'occupazione. A gennaio, rileva inoltre l'Isae, il clima di fiducia delle costruzioni cala ancora a gennaio. L'indice scende da 73,9 a 67,2 posizionandosi sui bassi livelli dello scorso novembre. Tra le variabili componenti l'indicatore, tornano a peggiorare sia i giudizi sui piani di costruzione sia le prospettive sull'occupazione. Considerando le altre variabili rilevate nel questionario, si deteriorano marcatamente i giudizi sull'attivita' di costruzione e sono orientate al pessimismo le prospettive sui piani di costruzione. Il saldo della tendenza dei prezzi praticati nel settore e' in diminuzione rimanendo negativo per il quarto mese consecutivo.Torna ad aumentare il numero degli intervistati che trova ostacoli limitanti l'attivita' di costruzione: la relativa percentuale raggiunge il livello piu' elevato dal gennaio 1995; considerando le motivazioni che ostacolano l'attivita', la maggior parte degli imprenditori interpellati lamenta che l'insufficienza di domanda costituisce ancora l'impedimento principale. Il deterioramento dell'indice generale della fiducia si diffonde, a livello settoriale, in modo omogeneo: si osserva un peggioramento sia per il settore delle opere non edificatorie sia, in modo piu' marcato, per l'edilizia.