Scende la fiducia di commercio e servizi

Scende la fiducia di commercio e servizi

Per il commercio negativi i giudizi delle imprese sull'andamento corrente degli affari. I servizi "pagano" il peggioramento delle prospettive a breve termine sugli ordini e sulla tendenza generale dell'economia.

DateFormat

27 febbraio 2009
Scende la fiducia di commercio e servizi

Scende la fiducia di commercio e servizi

 

Secondo l’Isae, a febbraio è peggiorato il clima di fiducia nel commercio e nei servizi. L’indicatore  destagionalizzato del clima di fiducia dei commercianti, dopo il  recupero del mese scorso, scivola da 95,3 a 94,7. Negativi nel complesso appaiono i giudizi delle imprese sull’andamento corrente degli affari e nuova preoccupazione emerge anche dal lato delle aspettative sull’evoluzione futura delle vendite. In ulteriore ridimensionamento si confermano, tuttavia, le giacenze di magazzino. Quanto alle variabili che non entrano nella definizione di  fiducia, gli intervistati si dichiarano pessimisti riguardo al volume  futuro degli ordini, ma in crescita è dato il livello dell’occupazione. Relativamente alla dinamica inflazionistica, è percepita in rallentamento quella corrente e la maggior parte degli  intervistati prevede in attenuazione anche quella futura. Guardando alle due tipologie di vendita, la fiducia crolla nella distribuzione  tradizionale, ma aumenta, al contrario, in quella moderna. L'indicatore destagionalizzato scende infatti da 108,7 a 95,1, in prossimità dl valore dello sorso novembre, nella prima e sale da  83,8 a 95, nella seconda Per quanto riguarda i servizi di mercato, il clima di fiducia scende a -32 (da -30 dello scorso mese) in seguito al peggioramento  delle prospettive a breve termine sugli ordini e sulla tendenza generale dell'economia; recuperano debolmente i giudizi sugli ordini. Alcune differenze nell'andamento della fiducia emergono sia a livello  settoriale, sia territoriale: il clima scende a -35 (da -31) nei  servizi alle famiglie, a -30 (da -28) in quelli alle imprese e  recupera in quelli finanziari (a 2, da -1) Nel dettaglio territoriale, l'indicatore peggiora  soltanto nel Nord Ovest (a -38, da -27), recuperando a -17 (da -19)  nel Nord Est, a -14 (da -19) al Centro e a -64 (da -76) al Sud. Tra le variabili non componenti l'indice, segnali sfavorevoli provengono  anche da giudizi e aspettative sull'occupazione. A gennaio, rileva inoltre l'Isae, il clima di fiducia delle  costruzioni cala ancora a gennaio. L'indice scende da 73,9 a 67,2  posizionandosi sui bassi livelli dello scorso novembre. Tra le  variabili componenti l'indicatore, tornano a peggiorare sia i giudizi  sui piani di costruzione sia le prospettive sull'occupazione. Considerando le altre variabili rilevate nel questionario, si  deteriorano marcatamente i giudizi sull'attivita' di costruzione e  sono orientate al pessimismo le prospettive sui piani di costruzione. Il saldo della tendenza dei prezzi praticati nel settore e' in  diminuzione rimanendo negativo per il quarto mese consecutivo.Torna ad aumentare il numero degli intervistati che trova  ostacoli limitanti l'attivita' di costruzione: la relativa percentuale raggiunge il livello piu' elevato dal gennaio 1995; considerando le  motivazioni che ostacolano l'attivita', la maggior parte degli  imprenditori interpellati lamenta che l'insufficienza di domanda  costituisce ancora l'impedimento principale. Il deterioramento  dell'indice generale della fiducia si diffonde, a livello settoriale,  in modo omogeneo: si osserva un peggioramento sia per il settore delle opere non edificatorie sia, in modo piu' marcato, per l'edilizia.

Banner grande colonna destra interna

Aggregatore Risorse

ScriptAnalytics

Cerca