Prestiti alle pmi: le banche vedono segnali di ripresa

Prestiti alle pmi: le banche vedono segnali di ripresa

L'Abi segnala che per la prima volta dopo tre anni, nei primi dieci mesi del 2014 è stato riscontrato un segno positivo dello 0,2% rispetto allo stesso periodo del 2013 per quanto riguarda i nuovi prestiti alle società non finanziarie fino a 1 milione di euro.

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1 dicembre 2014
Primo segnale in controtendenza, dopo 36 mesi per quanto riguarda i finanziamenti alle piccole imprese, in particolare quelle più meritevoli e con maggiore capacità di permanenza sul mercato, che vedono un segno positivo dello 0,2% nei primi dieci mesi del 2014, rispetto allo stesso periodo del 2013, per quanto riguarda i nuovi prestiti alle società non finanziarie fino a 1 milione di euro: è quanto emerge da un'analisi dell'Abi sui finanziamenti alle imprese, presentato nel corso di un seminario a Ravenna da Gianfranco Torriero, vice direttore generale e responsabile area studi e mercati di Abi. I dati mostrano anche un incremento sul lungo periodo, passando questa tipologia di finanziamenti dal 28,7 % del dicembre 2008 al 46,4 % dell'agosto 2014. "Bisogna distinguere - ha spiegato Torriero - tra le imprese che hanno temporanea difficoltà e quelle che hanno qualche problema strutturale: le piccole e medie imprese non sono tutte quante ugual, ci sono quelle che hanno prospettive di permanenza sul mercato che devono essere supportate con tutti gli strumenti, anche con garanzie pubbliche, e quelle che sono in qualche difficoltà strutturale, il che è ben diverso". Per quanto riguarda invece i finanziamenti alle imprese superiori al milione di euro, il dato registra un -5%.

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