Alitalia: sì anche dell’Anpav, ma le altre sigle nicchiano

Manca poco al decollo nella nuova Alitalia. Dopo la firma dell’accordo quadro con Cai dell’Anpav, si aspettano ora i sì di Anpac, Avia e Sdl. Da questa mattina i sindacati autonomi sono a Palazzo Chigi per trattare. Le premesse non sono incoraggianti. “Non ci sono mai state aperture”, ha affermato il presidente dell’Anpac, Fabio Berti, prima di entrare a Palazzo Chigi. “Abbiamo letto su diverse testate giornalistiche di supposte aperture. Non ci sono mai state. Continuiamo a trattare - ha aggiunto il rappresentante dei piloti - vorrei chiarire che aperture non ce ne sono mai state. Speriamo che le cose non rimangano così”. Riguardo al partner internazionale, Berti ha detto che è “importante che ci sia un vettore europeo che partecipi all’operazione, importantissimo per la sopravvivenza dell’azienda che da sola non può vivere”. Anche per Massimo Notaro (Unione piloti), non c’è stato “alcun cambiamento rispetto al momento iniziale”. “Le integrazioni su cui si è firmato l’accordo - ha spiegato - non riguardano i piloti”. Sulla stessa linea anche Avia e Sdl: non ci sono ancora le condizioni per la firma. Di conseguenza, hanno reso noto il presidente dell’Avia, Antonio Divietri, e il coordinatore nazionale dello SdL, Fabrizio Tomaselli, il confronto tra le organizzazioni sindacali, la Cai e il Governo proseguirà anche nel pomeriggio.

Intanto ci sono novità sul fronte dell’alleanza internazionale. Ieri sera il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Gianni Letta, ha incontrato il presidente di Lufthansa Wolfgang Mayrhuber. Mentre questa mattina è stato il turno dei leader di Cgil, Cisl e Uil. “E’ stato un incontro, uno scambio di opinioni” in cui “abbiamo solo verificato la serietà dell’impegno di Lufthansa”, ha spiegato il segretario generale della Cgil, Guglielmo Epifani. Alla domanda su una preferenza tra Air France e Lufthansa, il leader sindacale ha risposto: “quello lo deve decidere la Cai”.