Sib: "E' tempo di una riforma organica della disciplina demaniale"

Sib: "E' tempo di una riforma organica della disciplina demaniale"

Nell'assemblea che si è svolta a Cagliari il presidente Capacchione ha sottolineato la necessità di una riforma organica della disciplina demaniale che vede attualmente una ‘bulimia' di norme sovrapposte da una pluralità di soggetti pubblici.

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18 aprile 2019

Nell'assemblea che si è svolta a Cagliari il presidente nazionale del S.I.B.-FIPE/Confcommercio, Antonio Capacchione, ha sottolineato la necessità di una riforma organica della disciplina demaniale che vede attualmente una ‘bulimia' di norme sovrapposte da una pluralità di soggetti pubblici (Parlamento, Regioni, Comuni, Ministeri, Agenzia del Demanio, Circoscrizione doganale, Enti parchi, Sovrintendenze, ecc.). Questa situazione ha creato una obiettiva incertezza normativa che costituisce un ostacolo sia per gli operatori che per i controllori. A quest'ultimo proposito si assiste anche ad una moltiplicazione dei soggetti preposti al controllo del rispetto delle regole. Aiuterebbe tutti una semplificazione sia dei soggetti preposti che delle norme disciplinatrici. È avvertito proprio dai concessionari balneari, come urgente e non più rinviabile, un riordino complessivo della materia. Manca poco tempo, ormai, alla scadenza dei 120 giorni, prevista dalla Legge di Stabilità n. 145 del 30 dicembre 2018, per l'emanazione del DPCM della riforma organica del settore ed è molto probabile che questo termine non venga rispettato dal Governo.  Così come preoccupa la mancata adozione di una norma cautelare "salva pertinenziali" che sospenda sia la riscossione dei pagamenti che i procedimenti sanzionatori di decadenza delle concessioni demaniali marittime, nel caso di mancato pagamento del canone ingiusto e vessatorio OMI. Nel Decreto Legge ‘Sblocca Cantieri' come in quello ‘Crescita' non vi è traccia di questa norma ‘sacrosanta'. Sono sintomi di una paralisi normativa che non fa bene agli imprenditori balneari e al Paese; così come è ingiustificato il ritardo dei Comuni nell'applicazione della nuova scadenza sui titoli concessori, impedendo alle aziende balneari di poter accedere al credito bancario e alle provvidenze pubbliche per gli investimenti. È tempo che si proceda speditamente in un processo riformatore che dia certezze a tutti: siano essi operatori economici che funzionari preposti all'esercizio delle funzioni amministrative che, anche, agli addetti delle Forze dell'Ordine incaricate alla verifica del rispetto delle regole. Erano presenti, tra gli altri, Alberto Bertolotti, presidente regionale di Confcommercio e vice nazionale S.I.B., Maurizio Pasca, vicepresidente FIPE, gli assessori regionali all'Ambiente e Turismo, Gianni Lampis e Gianni Chessa, la Capitaneria di Porto, la Guardia di Finanza e i sindaci della costa. Prima dell'inizio dei lavori è stato osservato un minuto di silenzio in ricordo di Claudio Pini, un amico, un rappresentante di categoria appassionato che è venuto a mancare in modo tragico, prematuro e improvviso.

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