SICUREZZA SUL LAVORO: VIA LIBERA AL NUOVO TESTO UNICO

SICUREZZA SUL LAVORO: VIA LIBERA AL NUOVO TESTO UNICO

Il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto legislativo che contiene disposizioni integrative e correttive al testo unico in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro.

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27 marzo 2009
Sicurezza: via libera al nuovo testo unico

Sicurezza: via libera al nuovo testo unico

 

Sanzioni penali solo per violazioni gravi “sostanziali” delle norme sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. Per le violazioni “formali” la sanzione sarà amministrativa. In ogni caso, la  cifra viene calcolata sulla base della precedente legge 626 “aumentata del 50%” come adeguamento all’inflazione. La revisione dell’apparato sanzionatorio è contenuta nel decreto legislativo che ha avuto il primo sì dal Consiglio dei Ministri e che corregge le precedenti disposizioni del testo sulla sicurezza del lavoro. Il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, ha precisato che il decreto legislativo “si muove all’interno della delega approvata dal precedente governo”.

Sacconi ha spiegato che “l’arresto esclusivo” resta immutato. Alcune modifiche riguardano il confine tra “arresto o in alternativa ammenda” e sanzioni amministrative. Quando le violazioni sono sicuramente “sostanziali” si applica l’ammenda (penale) e quando invece sono “sicuramente solo formali” si applica la sanzione amministrativa. “Il penale - ha sottolineato il ministro - ha senso ogni volta che la violazione è sostanzale. Non si può applicare per violazioni come irregolarità nella scrittura dei documenti o della trasmissione dei dati). Il ministro ha aggiunto che “non è vero che più c’è la sanzione, più c’è sicurezza. La cosa importante è assicurare l’effettività della sanzione”.

L’arresto esclusivo viene mantenuto per l’omessa valutazione del rischio nelle aziende che sono a elevato rischio di incidente. Per la rivisitazione delle sanzioni, ha spiegato ancora Sacconi, “abbiamo preso a riferimento i valori indicato nella legge 626 del ‘94, che è considerato da tutti un 'testo sacro'. Abbiamo poi aggiornato quelle sanzioni in base all’inflazione accumulata che sarebbe del 36% e abbiamo aggiunto qualcosa in più arrivando al 50% di aumento”.

Con le nuove norme, ha sottolineato onfine il ministro, sarà anche più facile sospendere l’attività di un’azienda che ha violato le norme sulla sicurezza. Nel decreto viene sostituito l’attuale parametro della “reiterazione” della violazione, a quello di “violazioni plurime” che consente di sospendere l’attivita già alla prima ispezione. Il testo passa ora all’esame della conferenza Stato-Regioni e delle competenti commissioni parlamentari. Contemporaneamente sarà avviata una “ulteriore consultazione con le parti sociali”.

 

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