STUDI SETTORE: ENTRO MARZO I CONTI SULL'IMPATTO DELLA CRISI

STUDI SETTORE: ENTRO MARZO I CONTI SULL'IMPATTO DELLA CRISI

Incontro tra le organizzazioni del commercio, dell'artigianato e dei servizi e l'Agenzia delle Entrate. Obiettivo, rendere gli studi di settore più selettivi e più equilibrato il rapporto tra le aziende e il fisco.

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13 febbraio 2009
Studi di settore: entro marzo i conti sull’impatto della crisi

Studi di settore: entro marzo i conti sull’impatto della crisi

 

Gli studi di settore nell’attuale fase di crisi economica sono stati al centro di un incontro tra  l’Agenzia delle Entrate e le Organizzazioni del commercio, dell'artigianato, e dei servizi. “I partecipanti - si legge in una nota - nel ribadire e riconoscere la necessità di garantire, proprio in riferimento all’attuale contesto economico, la validità degli studi di settore come strumento di equità e trasparenza fiscale, hanno sottolineato, che la normalità economica fotografata dagli studi di settore costruita su dati del 2006, o precedenti, “rappresenta un quadro economico che potrebbe divergere, talora in modo significativo, dai risultati che le imprese stanno conseguendo, a seguito della grave crisi economica e finanziaria”. L’Agenzia delle Entrate, preso atto di quanto esposto dalle  Organizzazioni di categoria, ha assicurato che l’applicazione degli studi di settore sull’anno 2008 dovrà, necessariamente, essere oggetto della massima attenzione al fine di garantire la più ampia affidabilità dello strumento di accertamento ed un più sereno  contraddittorio, nell'ottica di una rinnovata compliance. A conclusione dell'incontro è stato ribadito che gli Studi non costituiscono in alcun modo una forma di catastizzazione dei ricavi, ma rappresentano per l'Amministrazione e per il contribuente uno strumento per valutare le singole posizioni rispetto ad imprese operanti in condizioni simili di normalità economica. Occorre operare affinché tale ruolo degli studi di settore divenga un patrimonio condiviso da tutti in quanto elemento di un trasparente sistema  fiscale. Di seguito i passaggi che caratterizzeranno l’applicazione degli studi sul periodo d'imposta 2008 su cui l'Agenzia delle Entrate e le Organizzazioni di categoria hanno convenuto  nell'incontro:

 

      - 1: Entro i primi di marzo, dovranno essere acquisiti i dati dalle fonti informative già attivate che consentiranno di intervenire sulla generalità degli studi per tenere conto dell'impatto della crisi in modo mirato e selettivo sia sui settori singolarmente  considerati sia sulle diverse aree territoriali;

 

      - 2: Le informazioni che si otterranno attraverso le fonti sopra individuate saranno integrate con i dati che saranno raccolti  attraverso appositi questionari, soprattutto con l'apporto delle  Associazioni. Questi dati saranno utili per consentire agli interventi sugli studi di essere i più selettivi e corretti possibili;

 

      - 3: Un primo intervento, realizzato, entro fine marzo, sulla  base dei dati raccolti consentirà di mettere a disposizione dei  contribuenti gli studi integrati con i correttivi necessari per tener  conto della crisi e permettere, a chi lo ritenga opportuno, di  adeguarsi nella prossima dichiarazione dei redditi. I soggetti  congrui, naturalmente ovvero a seguito di adeguamento, che hanno  indicato correttamente i dati sul modello, non potranno essere  successivamente accertati a mezzo studi di settore;

 

      - 4: Ai fini dell'attività di controllo, ulteriori interventi  sul sistema degli studi saranno realizzati entro il 2010, sulla base  di una più ampia e precisa disponibilità di dati e delle stesse  dichiarazioni acquisite per il 2008;

 

      - 5: Tutte le attività di revisione ed aggiornamento saranno  effettuate nel rispetto delle normali procedure previste per gli studi di settore e, quindi, dovranno consentire la partecipazione attiva  degli esperti delle Organizzazioni di categoria a cui saranno forniti  adeguati elementi di valutazione per consentire di poter esprimere un  parere in sede di Commissione degli esperti. Agenzia e Associazioni hanno inoltre concordato  che saranno meglio ed ulteriormente definite le caratteristiche dei  soggetti che rientrano nel concetto di marginalità, per fornire  elementi di chiarezza sia agli uffici locali delle entrate, sia ai  contribuenti. E' evidente, infatti, che specialmente in periodi di  crisi economica saranno più numerosi i soggetti che pur rimanendo in attività entreranno nella “marginalità” economica.

Accordo anche per procedere, con celerità, alla realizzazione e alla diffusione presso le associazioni di categoria dei prodotti di audit competitivo frutto dell'analisi della mole di informazioni  contenute nella banca dati degli studi di settore. Infine, l'Agenzia delle Entrate ha confermato che il  contraddittorio, in occasione dell'accertamento con adesione, e' la  sede in cui possano essere fatte valere le eccezioni e le ragioni da  parte del contribuente degli scostamenti rispetto alle risultanze  degli studi che gli uffici sono tenuti a considerare. Indicazioni in  tal senso, saranno ribadite dall'Agenzia agli uffici.

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