Sul turismo lo "spettro" della tassa di soggiorno

Sul turismo lo "spettro" della tassa di soggiorno

Il ministro Calderoli ha presentato l'ultima versione del decreto attuativo sul fisco municipale che verrà votato mercoledì prossimo. La tassa attivabile dai Comuni può variare da 0,5 a 5 euro.

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20 gennaio 2011

Una tassa di soggiorno che può variare dai 5 centesimi ai 5 euro per notte di soggiorno, a seconda
della classificazione delle strutture ricettive. E' la previsione contenuta nella bozza del decreto attuativo del federalismo che riforma la fiscalità municipale messa a punto dal Governo. Da segnalare la possibilita' che le province, d'intesa con i comuni non capoluogo di provincia, possano istituire una imposta di soggiorno a carico di coloro che alloggiano nelle strutture ricettive situate sul proprioterritorio. E' questa una delle osservazioni contenute nella bozza di parere favorevole che il presidente della Commissione Bicamerale per l'attuazione del federalismo fiscale e relatore del provvedimento, Enrico La Loggia, ha messo a punto sul decreto. Nel parere, da oggi all'esame della Commissione che dovra' votarlo il 26 gennaio, si legge che ''valuti il Governo gli strumenti idonei per assicurare che nello schema di decreto legislativo in materia di autonomia di entrata delle regioni a statuto ordinario e delle province nonche' dideterminazione dei costi e dei fabbisogni standard nel settore sanitario si preveda che le province, d'intesa con i comuni non capoluogo di provincia, possano istituire una imposta di soggiorno a carico di coloro che alloggiano nelle strutture ricettive situate sul proprio territorio; che l'intesa stabilisca i criteri di ripartizione del gettito derivante dall'imposta di soggiorno; che il gettito derivante dall'applicazione dell'imposta di soggiorno sia destinato in via esclusiva a spese di investimento per scopi turistici''.

 

La situazione negli altri Paesi

La tassa di soggiorno non è certamente una novità a livello internazionale. A New york per esempio, sono due le tasse: la Occupancy tax da 3,5 dollari al giorno e la Hotel Tax in base al costo della stanza. Spostandoci nel vecchio continente, a Parigi si paga un'imposta di 1,3 euro al giorno a persona: proventi servono alla sviluppo turistico. A Berlino è allo studio l'introduzione della Kurtax per i centri termali: 2 euro a persona al giorno. Per visitare Amsterdam la tassa di soggiorno è pari al 5% del conto finale dell'albergo. Per finire uno sguardo alla Spagna: sia a Madrid che a Barcellona si paga in tasse il 7% del conto.


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