Sviluppo: provvedimenti la prossima settimana

Sviluppo: provvedimenti la prossima settimana

Il governo punta ad emanare due decreti, uno per le infrastrutture e uno per la semplificazione, per ridare slancio allo sviluppo del Paese. Obiettivo: semplificare le grandi opere e incentivare il coinvolgimento dei privati.

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29 settembre 2011

Infrastrutture in primo piano al tavolo tra governo, imprese e banche sullo sviluppo. Si punta ad
accelerare e a semplificare le grandi opere e ad incentivare il coinvolgimento dei privati. L'obiettivo è quello di arrivare, entro la prossima settimana, a due decreti, uno per le infrastrutture e uno per la semplificazione, per ridare slancio allo sviluppo del Paese. Il confronto tra governo e parti è stato abbastanza rapido, circa un'ora e mezza. Il Tesoro ha definito la riunione ''molto positiva'' e ''base preparatoria per scelte politiche e articolate''. Intanto è stato firmato il dpcm per il taglio dei 6 miliardi di euro ai ministeri (spetterà ora ai vari dicasteri definire il proprio budget entro i nuovi limiti) mentre domani ci sarà un confronto sul patrimonio pubblico per valutare eventuali dismissioni,
nell'ambito del contenimento del debito pubblico, su un totale che oggi sul versante immobili, senza contare le partecipazioni, ammonta complessivamente a circa 500 miliardi di euro. Tecnici del governo al lavoro anche su altre misure che potrebbero portare nuove risorse anche se in tempi non brevi: rendite catastali, patrimoniale e pensioni. Bozze di articoli del decreto sviluppo già circolano come materiali di lavoro: tra le ipotesi sul tappeto si va dalla defiscalizzazione Irap e Ires a vantaggio dei concessionari alla devoluzione del 25% di extragettito Iva legato ad una infrastrutture a chi la realizza, dalla approvazione unica da parte del Cipe alla cessione delle partecipazioni Anas al Ministero dell'Economia fino agli incentivi alle assicurazioni che apporteranno capitale privati nella realizzazione di opere pubbliche. Alla base del provvedimento c'è quella che già è stata battezzata come la 'Tremonti Infrastrutture'. Sul versante delle semplificazioni, invece, il ventaglio è ancora molto ampio: nei documenti di lavoro si va dalle
infrastrutture petrolifere strategiche alle concessioni demaniali, dalla costituzione di una società per la realizzazione delle infrastrutture di tlc a banda larga fino alla semplificazione dei controlli relativi al divieto di traslazione della cosiddetta Robin Tax. Ma in campo ci sarebbero anche semplificazioni fiscali, misure per il credito (rinegoziazione e portabilità dei mutui) fino al rilancio della 'Fondazione per il merito', per promuovere ''la qualità ed efficienza del Sistema italiano dell'università e della ricerca''. Ieri il confronto con imprese e banche si è svolto al Tesoro con il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta, il ministro dell'Economia Giulio Tremonti e i colleghi Maurizio Sacconi, Paolo Romani, Altero Matteoli e Roberto Calderoli. Il governo punta a varare il pacchetto 'sviluppo' entro ''la prossima settimana'' ha annunciato Sacconi, mentre Romani ha confermato che si sta lavorando ad una norma ''per ampliare il credito di imposta''.

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