TABACCAIO UCCISO: FIT, "PRONTI A SCENDERE IN PIAZZA"

TABACCAIO UCCISO: FIT, "PRONTI A SCENDERE IN PIAZZA"

Il presidente Giovanni Risso: "lo Stato deve accorgersi del problema, perchè i tabaccai sono stanchi di contare i morti". Ascom Torino: "i commercianti siano considerati vittime sul lavoro".

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7 maggio 2007
Tabaccaio ucciso: Fit, “pronti a scendere in piazza�

Tabaccaio ucciso: Fit, “pronti a scendere in piazza�

 

Lo Stato deve “accorgersi del problemaâ€�, perché i tabaccai “sono stanchi di contare i  mortiâ€�. Parole del presidente della Federazione italiana tabaccai, Giovanni Risso dopo l’uccisione del tabaccaio Claudio Monetti sabato a Torino nel corso di una rapina, sottolineando che la categoria  è pronta a scendere in piazza. “Quattro vittime negli ultimi mesi a seguito di rapine: sembra un bollettino di guerra â€" ha aggiunto Risso e la nostra  categoria, nonostante le continue rapine e i pericoli  quotidiani, continua a compiere ogni giorno il proprio dovere,  consapevole di essere un insostituibile intermediario tra Stato  ed singolo cittadinoâ€�. Il presidente della Fit ha quindi ribadito le richieste della categoria,  tra le quali “la previsione di un contributo per la messa in  sicurezza delle 56.000 tabaccherie italianeâ€�. “A nome di tutti i tabaccai italiani - conclude Risso - voglio inviare le mie più sincere condoglianze ai famigliari del collega ucciso: per questo, come già fatto in altre occasioni con successo, ci costituiremo parte civile nel processo penaleâ€�. Secondo la presidente dell’Ascom Torino, Maria Luisa Coppa, i commercianti vanno considerati vittime sul lavoro. “L'appello lanciato dal Capo dello Stato e dai Sindacati in occasione del primo maggio â€" ha osservato la Coppa - ritengo possa  essere esteso, con tutte le richieste di aiuto e provvedimenti che ne derivano, anche al mondo imprenditorialeâ€�.

 

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