Per la prima volta, seppure in modo molto timido e solo rispondendo ad una domanda durante un
convegno, il premier Mario Monti apre alla possibilità che si avvii un percorso a tappe verso la riduzione del carico fiscale. Un taglio che, Monti si è affrettato poi a precisare, non è scolpito nella pietra né, tantomeno, ha date precise di inizio, ma che comunque si può ''ipotizzare''. Il governo, ha da parte sua specificato il ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera, intervenendo a
Radioanch'io, è impegnato per "evitare l'aumento dell'Iva in maniera strutturale" e a "creare le
condizioni perché dalla prossima legislatura si possano ridurre le tasse". "C'è un grande impegno - ha spiegato - per evitare l'aumento dell'Iva in maniera strutturale già rimandato a luglio. E' stato chiarito che vogliamo creare le condizioni perché dalla prossima legislatura si possano ridurre le tasse. Naturalmente bisognerà scegliere le cose più importanti, come parte del cuneo fiscale, abbiamo un lavoro da completare e la cosa principale ora è che l'Iva non debba essere aumentata".