Telecom: stabili le quote rilevanti

Telecom: stabili le quote rilevanti

Nessuna sorpresa dal prospetto emanato dalla Consob. Intesa-Sanpaolo conferma: "diversi contatti su Telecom". In campo anche Mediobanca e Montepaschi. Unicredit, Capitalia e Generali si chiamano fuori.

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3 aprile 2007
IL CASO TELECOM - a -

Telecom: stabili le quote rilevanti

 

Non cambia il peso dei principali azionisti di Telecom Italia. La Consob ha scoperto il quadro delle partecipazioni rilevanti con Olimpia, la holding controllata da Pirelli, che si attesta al 17,99% del capitale, Generali al 4,060%, Hopa al 3,72%. Fra le quote inferiori alla soglia del 2% spicca invece quella di Mediobanca (1,54%).

Intanto, archiviata la pausa pasquale, ripartono le grandi manovre tra i banchieri. Su richiesta della Consob, i principali istituti italiani hanno chiarito le rispettive posizioni sul dossier. Intesa-Sanpaolo - si legge in una nota ufficiale â€" “ha in corso contatti con più  parti a vario titolo interessate all’eventuale operazioneâ€�, ma “sulla base dell’attuale stato di tali contatti, non è possibile formulare indicazioni in merito al loro possibile esitoâ€�. L’ipotesi che prende corpo è quella di una cordata, aperta ad un partner industriale italiano, in grado di affiancare il ticket At&t-America Movil cui andrebbe una quota più leggera di Olimpia che ha il 18% di Telecom Italia. La novità di giornata riguarda la possibile discesa in campo, a sostegno di Intesa-Sanpaolo, del Monte dei Paschi che può mettere sul tavolo la partecipazione in Telecom detenuta dalla finanziaria Hopa.

Ma la quota di maggioranza di Olimpia è anche nel mirino di Mediobanca che però lavora ad un'alleanza con un socio europeo della telefonia. Una nota di Piazzetta Cuccia conferma “i contatti preliminari e generici con taluni potenziali investitori�, ma senza poter fornire “nessuna indicazione in ordine al loro possibile esito�. Viceversa Unicredit si chiama fuori dalla partita. Un’altra nota precisa che il gruppo guidato da Alessandro Profumo “non fa parte di alcuna cordata e, allo stato, non ha negoziazioni in corso� su questo dossier. Anche Capitalia e Generali hanno fatto sapere di non essere interessati al controllo di Olimpia né all'ingresso in eventuali cordate.

Intanto, il ministro delle Comunicazioni, Paolo Gentiloni, ha annunciato che il rafforzamento dei poteri dell’Authority delle telecomunicazioni, necessario per garantire la rete secondo il modello inglese, sarà inserito in un disegno di legge già all’esame del Parlamento.

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