TESORETTO: DALL'ECOFIN SEMAFORO VERDE PER IL WELFARE

TESORETTO: DALL'ECOFIN SEMAFORO VERDE PER IL WELFARE

L'Eurogruppo "apre" all'Italia sull'utilizzo dell'extra gettito fiscale per le politiche sociali. "Il governo italiano è libero di utilizzare parte del tesoretto per fini diversi dal risanamento strutturale". Soddisfatto il ministro Padoa Schioppa.

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20 aprile 2007
Tesoretto: dall’Ecofin semaforo verde per il welfare

Tesoretto: dall’Ecofin semaforo verde per il welfare

 

L’eurogruppo “apre� all’Italia sull’utilizzo di una parte dell’extra gettito fiscale per le politiche sociali. Il premier lussemburghese e presidente dell'Eurogruppo, Jean-Claude Juncker ha sottolineato che il governo italiano è libero di utilizzare parte del tesoretto per fini diversi dal risanamento strutturale, che deve comunque essere pari allo 0,5% del Pil all'anno. Il ministro dell'Economia Tommaso Padoa-Schioppa potrà destinare 2,5 dei 10 miliardi di euro di 'tesoretto' alle pensioni più basse e alla riforma degli ammortizzatori sociali, a condizione che il percorso verso l'obiettivo di medio termine, ossia il pareggio tra deficit e pil, proceda ad un ritmo spedito di almeno mezzo punto di pil all'anno. E per questo bastano i 7,5 miliardi rimanenti. “L’intenzione non è di uccidere un paese costringendolo ad abbassare il debito�, ha spiegato Juncker, aggiungendo che “noi abbiamo la responsabilità del risanamento dei conti pubblici per le generazioni future. Né l'Italia né Prodi sono in pericolo�. Soddisfatto il  ministro Padoa-Schioppa: “non c'è novità specifica per l'Italia. L’Eurogruppo ha discusso come innovazione in questa riunione la politica di bilancio e ha confermato la linea del patto�. Per la prima volta, infatti, i ministri hanno parlato tutti insieme delle linee guida per la messa a punto delle finanziarie 2008, stabilendo che occorre procedere ad una riduzione strutturale di almeno mezzo punto di pil all'anno.  I ministri si sono impegnati a seguire alcuni principi che corrispondono a quelli enunciati dal Patto di stabilità per la gestione dei conti pubblici. “Per l'Italia è una conferma di quello che stiamo facendo�, ha aggiunto il ministro, osservando che la “linea che noi abbiamo espresso nella relazione unificata coincide con quello che l'Eurogruppo ha discusso".

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