Trasporti, comunicazioni e consumi fuori casa in forte crescita

Trasporti, comunicazioni e consumi fuori casa in forte crescita

A fine 2009 l'insieme del settore contava oltre 600mila imprese: oltre la metà costituita da alberghi e ristoranti, più di 200mila operanti nei trasporti e comunicazioni, circa 76mila in attività culturali, ricreative e sportive.

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3 giugno 2010
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A fine 2009 l’insieme del settore TCCFC (Trasporti, comunicazioni e consumi fuori casa) contava 603.204 imprese registrate: oltre la metà (più di 320mila) costituita da alberghi e ristoranti, 205.184 imprese operanti nel campo dei tra­sporti e comunicazioni, circa 76mila nel campo delle attività culturali, ricreative e sportive. Rispetto al 2000 la consistenza del comparto si è rafforzata (+82.129 imprese registrate) in tutte le sue componenti. Una quota significativa dell’incremento ha riguardato gli alberghi e pubblici esercizi (+59.781), un settore dove “le iniziative impren­ditoriali sono state favorite sia dalla necessità di garantire e consolidare la capacità ricettiva in molte aree del Paese, specie nelle regioni del Sud, sia di assecondare con servizi di ristorazione

adeguati la forte tendenza a effettuare pasti fuori casa, soprattutto in occasione del pranzo, non necessariamente legati ad attività complementari al tempo libero”.

Escluso il comparto dei trasporti terrestri, tutti gli altri hanno evidenziato un grande im­pulso alla crescita, in particolare le attività ricreative, culturali e sportive (+19.724 imprese) e quello delle poste e telecomunicazioni. In questo ultimo caso l’incremento, molto accentuato, è dipeso dallo sviluppo delle attività legate ai servizi telefonici (phone center e Internet point) gestite in larga parte da imprenditori extracomunitari.  Per effetto di questi andamenti, il peso complessivo del settore rispetto al totale delle imprese è moderatamente cresciuto, passando dal 9,1% del 2000 a 9,9% del 2009.

Per quanto riguarda la forma giuridica, è cresciuta l’incidenza delle società di capitali (dal 12% del 2000 al 18,8% del 2009) e delle società di per­sone (dal 27,7% al 29,6%), a scapito delle ditte individuali che comunque rappresentano ancora il 46,7% del totale delle imprese del settore. Mentre per quanto concerne la dinamica imprenditoriale, nel 2009 si è registrato un saldo negativo (-12.553 imprese tra nuove iscrizioni e cessazioni) che ha interessato tutti i comparti.

Nel 2009 gli occupati dell’aggregato TCCFC sono stati circa 3,4 milioni, pari al 14% del totale, con un contributo di circa il 21% all’input di lavoro dell’intero settore dei servizi.

Il comparto dei Trasporti, poste e telecomunicazioni ha occupato un milione e 600mila persone, soprattutto nei trasporti terrestri. Altra quota rilevante di occupati (1,4 milioni) opera nel settore della ricettività, ristorazione e del tempo libero. Rispetto al 2002 l’occupazione è cresciuta di 148mila unità (+4,5%), soprattutto nei segmenti della ristorazione (+67mila) e dei trasporti terrestri (+73mila), mentre le poste e telecomunicazioni hanno registrato una flessione di 11mila unità. Nel 2009, però, c’è stata una battuta d’arresto delle positive performance occupazionali registrate in passato: la contrazione è stata dell’1,8%, ma in alcuni settori il calo è stato molto più pesante come nei ‘trasporti ma­rittimi ed aerei (-7,9%) e nelle attività collegate con l’accoglienza turistica (-2,9%).

Nel 2009, infine, il valore aggiunto prodotto dall’intero comparto TCCFC, misurato in termini reali, ha proseguito nel trend negativo iniziato l’anno precedente, registrando una flessione del 2,8%, un risultato pari alla metà di quello medio nazionale (-5,5%).

Tutti i settori che compongono l’aggregato sono stati interessati dal risultato negativo. Ma è da sottolineare in negativo la performance dei ‘trasporti marittimi ed aerei’

(-6,2%), per gli effetti della crisi e della ristrutturazione di Alitalia.

 

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