UE: "PIL ITALIA -4,4 PER CENTO"

UE: "PIL ITALIA -4,4 PER CENTO"

Per il nostro Paese la "più forte caduta da decenni", sotto la media di Eurolandia (-4 per cento). Previsioni fortemente sfavorevoli per i primi sei mesi. Annunciato segno positivo per il 2010. "In Europa crisi grave e di lunga durata".

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4 maggio 2009
La Ue avverte: “Crisi grave e di lunga durata”

La Ue avverte: “Crisi grave e di lunga durata”

 

La recessione in Europa sarà più lunga del previsto e la disoccupazione salirà al livello record dell’11,5% nel 2010. Sono questi i dati forniti dalla commissione Ue nelle previsioni di primavera. Nel 2009 il Pil dell’area euro e quello dell'Unione europea si contrarranno del 4%, contro rispettivamente il -1,9% e il -1,8% stimati a gennaio. Si tratta della peggiore recessione dalla fine della Seconda guerra mondiale. Nel 2010 sia l'area euro che l'Unione europea registreranno un’altra contrazione dello 0,1% del Pil, contro il +0,4% e il +0,5% stimati a gennaio. Intanto la disoccupazione dell'area euro volerà dal 7,% del 2008 al 9,9% nel 2009 e all’11,05% nel 2010. La commissione si aspetta un'inflazione nell’Eurozona ben al di sotto del 2%, allo 0,4% nel 2009 e all'1,2% nel 2010. Tra i principali paesi europei, da notare che la Germania subirà una contrazione del Pil del 5,4% quest’anno per risalire dello 0,3% nel 2010, la Francia avrà una contrazione del 3% nel 2009 e dello 0,2% il prossimo, la Spagna rispettivamente del 3,2% e dell’1% con una disoccupazione record al 20,5% nel 2010. La Gran Bretagna registrerà un calo del 3,8% quest'anno e un debole +0,1% il prossimo. Non vanno certamente meglio le cose per il nostro Paese. Secondo le stime appena diffuse, il Pil italiano scenderà del 4,4% nel 2009 e si attesterà solo allo 0,1% nel 2010. Il 19 gennaio la Commissione Europea aveva previsto un Pil al -2% quest'anno e in ripresa dello 0,3% il prossimo. La previsione Ue è peggiore rispetto a quella diffusa sabato dal governo nella Relazione Unificata: Pil a -4,2% nel 2009, +0,3% nel 2010. “Sotto la spinta di un impulso molto negativo in arrivo dal 2008, il Pil reale nel 2009 dovrebbe registrare la più forte caduta da diversi decenni” afferma Bruxelles nel documento. “La previsione per la prima età del 2009 è fortemente sfavorevole - si legge ancora - gli indicatori di breve termine indicano una protratta riduzione dell’attività economica. In particolare la produzione industriale si è contratta in modo netto nei primi due mesi e a marzo dovrebbe diminuire di nuovo”. Certo ci sono dei segnali di miglioramento, ma per quest'anno non basteranno. “Alcuni indicatori indicano tuttavia una stabilizzazione nei prossimi mesi. La fiducia dei consumatori in aprile è migliorata e si registra un impatto positivo dagli incentivi per l'acquisto di aiuto ad efficienza energetica. In aprile c’è stata una ripresa anche nella fiducia delle imprese”. Ma, osserva Bruxelles, “nonostante questo background, il Pil reale dovrebbe registrare un’altra forte contrazione nel primo trimestre del 2009 e continuare a declinare per tutta la maggior parte dell'anno, tuttavia muovendosi gradualmente verso la stabilizzazione”.

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