La Ue conferma le stime della crescita italiana

La Ue conferma le stime della crescita italiana

Secondo la Commissione Ue il Pil crescerà dello 0,9%quest'anno e l'anno prossimo dell'1,1%: è la più bassa tra tutti i Paesi della zona euro e della Ue. "Incertezza politica e lento aggiustamento del settore bancario costituiscono dei rischi alle prospettive di crescita". Moscovici: "apprezziamo lo sforzo dell'Italia".

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11 maggio 2017

La  Commissione Ue ha confermato le stime di crescita del Pil in Italia pubblicate lo scorso febbraio: quest'anno il Pi  crescerà dello 0,9% (0,9% nel 2016), l'anno prossimo  dell'1,1%. Le stime governative indicano +1,1% e +1%  rispettivamente. Si tratta per il 2017 di una differenza in  meno di 0,8 punti percentuali rispetto al tasso di crescita  della zona euro (1,7%) e di 0,7% nel 2018 (Pil Eurozona  1,8%): è uno scarto nettamente superiore a quello che  riguarda la Germania (-0,1% nel 2017 e +0,1% nel 2018), la  Francia (-0,3% e -0,1%) e la Spagna (+1,1% e +0,6%). "Incertezza politica e lento aggiustamento del settore bancario costituiscono dei rischi alle prospettive di  crescita dell'Italia": questa la valutazione contenuta nel  rapporto di previsioni di primavera della Commissione  europea, che mette in luce come "la domanda esterna e gli  investimenti sostengano la modesta ripresa". Tuttavia c'è anche la possibilità, è scritto nel rapporto, che il livello attuale di alta fiducia nel settore manifatturiero possa implicare una domanda esterna più forte di quanto assunto nelle stime comunitarie. ++ Ue:Moscovici, bene sforzo Italia,ora al lavoro su 2018 ++

Moscovici: "apprezziamo lo sforzo dell'Italia"
"Apprezziamo lo sforzo per 0,19 punti di Pil" fatto dall'Italia, ora bisogna guardare "al giusto aggiustamento per il 2018, è un work in progress". Lo ha detto il commissario agli Affari economici Pierre Moscovici ai microfoni di Rainews24 al termine del bilaterale con il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan, a Bari alla vigilia dell'apertura del G7 finanze. "Abbiamo avuto uno scambio di punti di vista" dopo le nuove stime Ue, ora va avanti un lavoro comune, "costruttivo e positivo" per "ottenere un perfetto aggiustamento". 

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