UE VERSO IL NO AL PRESTITO, SCONTRO SULLE ASSUNZIONI

UE VERSO IL NO AL PRESTITO, SCONTRO SULLE ASSUNZIONI

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23 ottobre 2008
Alitalia: Ue verso il no al prestito, scontro sulle assunzioni

Alitalia: Ue verso il no al prestito, scontro sulle assunzioni

 

Sì condizionato al piano di privatizzazione di Alitalia; no al prestito-ponte da 300 milioni di euro. Questo l’orientamento di Bruxelles che dovrebbe decidere ufficialmente entro metaà novembre. Nel confronto fra Cai e sindacati sulla nuova Alitalia il barometro segna tempesta mentre è tutto a posto - afferma l’amministratore delegato di Intesa SanPaolo, Corrado Passera - in vista dell’assemblea degli azionisti convocata per il 28 ottobre prossimo. Intanto, Alitalia ha segnato un forte calo dei passeggeri a settembre (-28,3% secondo i dati dell’associazione europea delle compagnie aeree, Aea) e si appresta a tagliare dal primo novembre parte del network.

Nel piano di privatizzazione di Alitalia non ci sarebbero elementi di per sé in contrasto con la normativa comunitaria, ma il via libera della Commissione europea sarebbe condizionato al rispetto - che sarà verificato da un 'trustee' indipendente nominato in accordo con le autorità italiane e che periodicamente dovrà riferire all’Esecutivo europeo - degli impegni presi, a partire da quelli sul fronte della cessione degli asset che dovrà avvenire a prezzi di mercato e alla discontinuità tra la vecchia e la nuova Alitalia. Il prestito ponte, trasformato in capitale netto, sarebbe un aiuto di Stato illegale, incompatibile con le regole europee sulla concorrenza, visto che nessun privato avrebbe sborsato quella somma per Alitalia. Il rimborso sarebbe inevitabile ma se sarà a carico della società commissariata o della Cai dipenderà dall’effettiva discontinuità tra vecchia e nuova società.

Dallo stallo nella trattativa sulla stesura dei contratti per le tre categorie si è arrivati, ieri, ad una netta bocciatura da parte dei rappresentanti dei lavoratori dei criteri di selezione del personale che entrerà nella Nuova Alitalia, 12.639 dipendenti. I criteri di scelta per assunzioni a tempo indeterminato, sintetizzati da Cai in poche righe, sono stati giudicati dai sindacati “inaccettabili”.

Dopo la flessione del 21,4% di agosto, Alitalia a settembre ha aumentato a 28,3% la perdita di passeggeri e nei primi 8 mesi dell’anno, rispetto allo stesso periodo del 2007, la flessione è stata del 17,9%. Intanto, la compagnia si appresta a tagliare una dozzina di destinazioni in Italia e all’estero ritenute non remunerative.

 

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