Un fondo di 400 mila euro per la crisi del commercio nel veronese

Un fondo di 400 mila euro per la crisi del commercio nel veronese

Accordo tra Confcommercio e sindacati per interventi economici ai dipendenti delle aziende iscritte all'Ente bilaterale della provincia. L'obiettivo del patto è la salvaguardia dell'occupazione.

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9 giugno 2009
Un fondo di 400 mila euro per la crisi del commercio nel veronese

Un fondo di 400 mila euro per la crisi del commercio nel veronese

 
Un fondo di 400mila euro destinato ai lavoratori delle imprese commerciali veronesi che, a causa della crisi, debbono adottare provvedimenti di licenziamento, sospensione o riduzione dell’orario di lavoro: è il frutto dell’accordo siglato nei giorni scorsi tra Confcommercio Verona e sindacati, che prevede interventi economici per i dipendenti delle aziende iscritte all’Ente bilaterale del commercio e dei servizi della provincia di Verona. L’obiettivo del patto è la salvaguardia dell’occupazione evitando licenziamenti indiscriminati ed agendo su alcune situazioni specifiche.

Nel dettaglio, l’Ente Bilaterale del Commercio e dei servizi della provincia di Verona

prevede l’erogazione di un importo giornaliero pari al 20% dell’importo massimo mensile dell’indennità ordinaria di disoccupazione non agricola con requisiti normali per le sospensioni dal lavoro per crisi aziendali o occupazionali effettuate dal primo maggio al 31 dicembre 2009; erogherà un importo orario a favore dei lavoratori che, sempre nel periodo dal primo maggio al 31 dicembre di quest’anno, siano interessati da riduzioni di orario di  lavoro per contratti di solidarietà ovvero, per le aziende escluse dagli stessi, al fine di evitare licenziamenti individuali per giustificato motivo oggettivo; permetterà l’adesione ai propri corsi di formazione gratuiti ai dipendenti licenziati nel 2009 per giustificato motivo e che, pur essendo privi di rapporto di lavoro, risultano essere stati contribuenti dell’ente stesso alla data del licenziamento; interverrà economicamente per erogare un premio alle aziende che, dal primo maggio al 31 dicembre, assumano a tempo indeterminato lavoratori licenziati per giustificato motivo oggettivo da imprese del terziario, della distribuzione e dei servizi.

“L’accordo - ha sottolineato il direttore di Confcommercio Verona, Giorgio Sartori - ha una valenza particolare per il terziario di mercato, che pur essendo da tempo asse portante dell’economia locale e nazionale non è mai stato supportato da politiche di sostegno e di incentivo di cui beneficiano invece, storicamente, altri settori. Con questa intesa, fortemente voluta da Confcommercio e da Cgil-Cisl-Uil, l’Ente bilaterale del commercio e dei servizi viene incontro alle situazioni di disagio frutto della crisi economica tuttora in atto, che si riverbera pesantemente anche sulle attività commerciali colpite  da un calo di consumi che si sta manifestando ora ed è valutabile tra il 25 e il 30% rispetto allo scorso anno”.

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