Un nome italiano per la doggy bag? Ci pensano bar e ristoranti

Un nome italiano per la doggy bag? Ci pensano bar e ristoranti

Fino al 31 maggio i gestori di bar e ristoranti associati alla Fipe potranno presentare le loro idee creative con un obiettivo: trovare un sinonimo "made in Italy" per il semplice, ma importante gesto di portare a casa cibi e bevande non consumate quando si pranza e cena fuori. Bar e ristoranti a scuola di successo: tornano i corsi della Fipe Business School.

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16 maggio 2018

Bando agli inglesismi, è tempo di dare un nuovo nome, tutto italiano, alla doggy bag. Questo l'obiettivo di Fipe, che ancora una volta unisce le forze con Comieco, Consorzio Nazionale per il Recupero e Riciclo degli Imballaggi a base cellulosica, per sensibilizzare i clienti e i gestori dei pubblici esercizi sul grave problema dello spreco alimentare. In che modo? Con un concorso di idee in cui la Federazione chiede ai propri esercenti associati di sfoderare la propria fantasia, questa volta non culinaria, per trovare alternative autoctone, ma comunque di effetto, alla "ricetta" contro lo spreco alimentare in bar e ristoranti. E chissà che non venga coniato un neologismo che, alla pari di "petaloso", possa ricevere l'approvazione dell'Accademia della Crusca... "Abbiamo deciso - dichiara Giancarlo Deidda, vicepresidente di Fipe - di lanciare questo concorso perché confidiamo nell'estro dei nostri associati. Imprenditori e operatori che ogni giorno applicano la loro creatività e la loro cura al dettaglio nelle ricette, nel servizio in cucina e in sala, nell'allestimento dei propri spazi. Siamo sicuri che sapranno sorprenderci e sorprendere anche nel dare una dimensione tipicamente italiana alla doggy bag, e alla lotta contro lo spreco alimentare. Un impegno che, anche grazie a questo nuovo nome, potrà diventare effettivamente di tutti".  "Il progetto legato alla doggy bag ha riscontrato positive esperienze in oltre 200 ristoranti tra Milano, Varese, Bergamo e Roma.  Grazie all'accordo stipulato con Fipe siamo pronti ad allargare il raggio d'azione del progetto portando le pratiche e sostenibili doggy bag in tutto il territorio nazionale. Ci auguriamo  – dice Carlo Montalbetti, direttore Generale di Comiec. – che le nostre doggy bag, completamente riciclabili perché realizzate in cartone, diventino uno strumento  utile e quotidiano  che  aiuti  gli  italiani  a  cambiare  mentalità  e  diffondere  un comportamento sostenibile verso la riduzione degli sprechi". Potranno partecipare al concorso "Doggy bag all'italiana" tutti gli associati di Fipe che entro il prossimo 31 maggio presenteranno un progetto che includa, oltre alla proposta di un nuovo nome per la doggy bag, anche idee per valorizzarla e promuoverla come pratica abituale.  I progetti saranno esaminati da una Commissione composta da membri del Direttivo Fipe e di Comieco, che decreteranno i progetti vincenti che saranno presentati nel corso di un evento ad hoc.  Il concorso si concluderà con una graduatoria finale e l'attribuzione di tre diversi premi per un ammontare complessivo di 3.500 euro così ripartiti: 2.000 euro per il primo classificato, 1.000 euro per il secondo e 500 euro per il terzo.

Bar e ristoranti a scuola di successo: tornano i corsi della Fipe Business School

Anche nel 2018 le imprese della ristorazione torneranno... a scuola. Fipe - Federazione Italiana Pubblici Esercizi e Partesa, network distributivo, propongono, in una formula rinnovata, i nuovi corsi della Fipe Business School, programma di lezioni dedicate agli imprenditori della ristorazione, agli operatori e ai gestori di bar, ristoranti e pubblici esercizi in generale. L'obiettivo è quello di fornire informazioni, strategie e assistenza per rendere le imprese del settore, dal bar tradizionale all'ultima startup, sempre più competitive in un mercato caratterizzato da tassi di mortalità imprenditoriale di straordinaria intensità. Tra le novità del 2018 l'inserimento di un nuovo modulo su organizzazione e gestione delle risorse umane, per aumentare la produttività dei dipendenti. "Il mondo della ristorazione continua a cambiare rapidamente, in parallelo con l'evoluzione dei consumi e delle esigenze di una clientela sempre più attenta alle nuove tendenze. Il mutato scenario competitivo richiede agli imprenditori del settore capacità di interpretare il cambiamento insieme a doti di gestione di cui prima se ne sentiva il bisogno solo in parte. Le competenze manageriali sono il principale mezzo per costruire un'impresa di successo, incrementare i profitti e fidelizzare la clientela: con Fipe Business School, che rinnova la proficua collaborazione avviata lo scorso anno con Partesa e al prezioso contributo delle associazioni territoriali di Confcommercio, desideriamo riproporre un modello formativo unico nel suo genere, con un linguaggio semplice, innovativo e al contempo pratico", dichiara Lino Enrico Stoppani, presidente di Fipe

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