Unione Lombardia: Sangalli rieletto presidente

Unione Lombardia: Sangalli rieletto presidente

Il nuovo Consiglio Generale di Confcommercio Lombardia-Imprese per l'Italia si è insediato con una riunione plenaria all'Unione di Milano. Confermato per acclamazione Carlo Sangalli. Confermati anche i vicepresidenti Borghi e Malvestiti.

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20 luglio 2009
Il nuovo Consiglio Generale di Confcommercio Lombardia-Imprese per l’Italia si è insediato con una riunione plenaria all’Unio

Il nuovo Consiglio Generale di Confcommercio Lombardia-Imprese  per l’Italia si è insediato con una riunione plenaria all’Unione del Commercio di Milano, presenti i rappresentanti delle Associazioni lombarde del commercio, del turismo e dei servizi e degli altri Enti ed Associazioni aderenti, ed ha confermato per acclamazione Carlo  Sangalli presidente. Confermati anche i vicepresidenti: Renato Borghi  (vicario - Milano) e Giovanni Paolo Malvestiti (Bergamo). “Ammontano a 74 milioni di euro - ha sottolineato Sangalli - le  risorse che, grazie al forte impegno di Confcommercio Lombardia, la  Regione ha attivato e sta attivando a sostegno degli imprenditori del  terziario che devono far fronte al difficile momento economico: 47  milioni di euro nel commercio, venti milioni per il turismo e sette milioni  per i servizi. Un apporto, quello del terziario, sul Prodotto interno  lordo lombardo, determinante: oltre il 60%”. Sangalli ha in particolare rimarcato il problema  del credito alle imprese ribadendo la necessità di un nuovo rapporto fra banca e impresa con tempi di istruttoria rapidi, minori rigidità nelle nuove concessioni di credito e con la forte valorizzazione del ruolo dei consorzi fidi. E in questo, ha ricordato Sangalli “la Lombardia è apripista in Italia con gli interventi di Regione e Camere di commercio che consentono di elevare al 70% la garanzia dei confidi del sistema Confcommercio sui finanziamenti alle imprese”. Sangalli ha poi sottolineato la grande attenzione di Confcommercio Lombardia sul Piano-casa dove “vi era il forte timore che, con la possibilità di recupero e riutilizzo degli edifici esistenti, si finisse con il sconvolgere l’equilibrio della rete commerciale in questo momento già alle prese con la crisi economica”. “Abbiamo ottenuto - ha detto Sangalli - che gli interventi di demolizione e ricostruzione sugli edifici esistenti, previsti dalla nuova legge, non riguardino il terziario”.

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