Unrae: "continua la caduta verticale"

Unrae: "continua la caduta verticale"

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1 ottobre 2010
“Il mercato italiano dell’automobile, dopo i primi 9 mesi registra la perdita di quasi 400

“Il mercato italiano dell’automobile, dopo i primi 9 mesi registra la perdita di quasi 400.000 contratti e solo grazie alle consegne incentivate effettuate nei primi 3 mesi dell’anno il consuntivo delle immatricolazioni non sarà altrettanto negativo. Era da 14 anni che il mercato dell’auto in Italia non proponeva dati così deludenti e non ci sono concreti elementi per prevedere una significativa inversione di tendenza anche per gli anni a venire”. E’ il commento di Gianni Filipponi, direttore generale dell’Unrae, l’Associazione che rappresenta le Case estere operanti in Italia, ai dati del mercato a settembre.

Secondo l’Unrae, “occorrono azioni tese al rilancio dei consumi attraverso

progetti strutturali che stimolino il rinnovo del parco circolante e che introducano

l’automobile in una fiscalità più moderna, abbandonando quel sistema ormai arcaico

che colpisce la proprietà invece di incidere fiscalmente sull’uso”. Rispetto alla situazione europea, spiega l’Associazione, l’Italia si trova in difficoltà in termini di competitività perché c’è un’arretratezza riguardo alla fiscalità delle auto aziendali, mentre i passaggi di proprietà sono i più cari d’Europa, deprimendo il mercato dell’auto usata.

“In base alle promesse fatte in campagna elettorale dal presidente del Consiglio

Berlusconi – aggiunge Filipponi – ci si aspetta che venga mantenuto il preciso e ormai attuale impegno di abolizione della tassa di possesso, che era stata promessa per la seconda parte della legislatura”.

A seguito del rallentamento nel rinnovo del parco circolante, gli analisti dell’Unrae ricordano che con la fine degli incentivi si è fermato il processo di riduzione media ponderata delle emissioni di CO2, che nel primo trimestre 2010 era scesa a 131,8 g/km – grazie anche agli incentivi al rinnovo del parco – avvicinandosi all’obiettivo dei 130 g/km indicato dall’Unione Europea per il 2012, per risalire, invece, nel periodo aprile-settembre a 134,2 g/km.

Tornando alle immatricolazioni del mese di settembre, si registra un’ulteriore

contrazione delle vendite a privati, che nel mese perdono ben 14 punti di quota,

passando dal 78,2% di settembre 2009 al 64,1% attuale, registrando una flessione del

33,5%, ben più ampia di quella del mercato totale. Ciò, a fronte di un recupero delle

immatricolazioni a società (+44%), passate dal 12,5% al 22,2% del settembre 2010 e

di quelle da noleggio, al 13,7% con una crescita di 4,4 punti percentuali, che giustifica

la crescita delle immatricolazioni nell’Italia centrale, che in settembre è arrivata a

rappresentare il 28,2% delle immatricolazioni totali. Le alimentazioni diesel tornano a rappresentare il 50% del mercato, recuperando 10 punti di quota rispetto al settembre 2009, mentre le benzina si posizionano al 40% rispetto al 32,9% di un anno fa. Di contro, le vetture a basso impatto ambientale hanno perso quasi 17 punti di rappresentatività, raggiungendo appena il 10% contro il 26,8% di un anno fa.

 

 

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