Unrae: "crollano gli ordini di nuove auto"

Unrae: "crollano gli ordini di nuove auto"

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1 marzo 2010
“Il livello davvero basso degli ordini è l’indiscutibile indicatore delle pessime

“Il livello davvero basso degli ordini è l’indiscutibile indicatore delle pessime

condizioni in cui il mercato italiano dell’automobile si accinge ad affrontare i prossimi

mesi”. Gianni Filipponi, direttore generale dell’Unrae, l’Associazione che

rappresenta le Case estere operanti in Italia, non usa mezzi termini nel descrivere le

prospettive del mercato, che non ha certo superato lo choc della decisione governativa

di porre fine agli incentivi alla rottamazione: “I 145.000 contratti con cui si è chiuso il

mese di febbraio, cifra che rispetto all’analogo mese dello scorso anno registra una

flessione di quasi il 35% (270.000 nel bimestre con una flessione di oltre il 25%), è la

punta dell’iceberg di uno scenario molto negativo, all’interno del quale si evidenziano

anche le forti difficoltà in cui si muove la domanda di vetture con motorizzazione a

basso impatto ambientale: Gpl, metano, ibrida, eccetera. La cancellazione dei bonus per

questa tipologia di vetture porterà ad una forte flessione delle vendite che darà vita ad

un difficile 2010 per i concessionari e anche ad una forte riduzione delle forze di

lavoro dei produttori italiani di questi sistemi di alimentazione. Il taglio netto ad ogni

tipo di sostegno al rinnovo del parco e al miglioramento ecologico del circolante rende

ancor più difficile un anno che già preannunciava difficoltà. Lo specifico settore delle

auto bifuel crea un serio problema che si aggiunge alla difficile situazione generale”,

conclude Filipponi auspicando un ripensamento della volontà politica.

Non devono, infatti, trarre in inganno le 200.560 immatricolazioni e l’incremento

del 20,6% con cui si è chiuso il secondo mese dell’anno, secondo quanto comunicato

dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Si tratta, infatti, della coda (che

si protrarrà sino a marzo) delle immatricolazioni di vetture acquistate con gli incentivi

nella parte finale dello scorso anno. “Il vero volto del mercato – aggiunge Filippini – lo si vedrà a cominciare dalle immatricolazioni di aprile, che rifletteranno il bassissimo livello di acquisizione ordini del gennaio-marzo”.

Secondo gli analisti dell’Unrae, mentre le immatricolazioni nel 2010 potranno

consuntivare 1.700.000/1.800.000 unità, gli ordini si chiuderanno ad un livello non

lontano da 1.500.000 contratti, con un crollo verticale rispetto ai 2.350.000 ordini

raccolti nel 2009. “La potenziale perdita di circa 850.000 contratti nel volgere di 12

mesi – afferma il direttore generale dell’Unrae – si commenta da sola e costituisce un grave segnale negativo del quale non si può non tenere conto, già solo pensando a cosa questo significhi nei confronti dell’occupazione dell’intera filiera produttiva e distributiva

dell’automobile (si stima una riduzione di oltre 10.000 addetti solo a livello di

Concessionarie), ma anche del Pil e del gettito fiscale".

Ritornando all’analisi del mercato di febbraio, emerge chiaramente il

proseguimento della difficile situazione del mercato delle auto aziendali, che hanno

rappresentato nel mese una quota del 18,8% del totale, oltre sette punti in meno rispetto al 26,1% dello stesso periodo del 2009. Va evidenziato, al proposito, che nei maggiori Paesi europei le auto aziendali – che godono di un trattamento fiscale molto meno penalizzante che da noi – non rappresentano mai meno del 35% del mercato.

 

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