Unrae: un "Mobility Champion" per la nuova mobilità

Unrae: un "Mobility Champion" per la nuova mobilità

Presentati i risultati di una ricerca Censis. Il presidente Nordio: "Servono provvedimenti sulla mobilità non basati sull'emergenza ma in inseriti in una logica di sistema". Il ministro Delrio: "Auto mezzo fondamentale ma in Italia c'è forte ritardo della mobilità locale".

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5 luglio 2016

Così come la cultura digitale anche la nuova cultura della mobilità deve avere il suo ambasciatore, un 'Mobility Champion' capace di creare interesse condiviso e riunire in un'unica cabina di regia decisori pubblici e stakeholder privati. A lanciare la proposta è il presidente dell'Unrae Massimo Nordio che in un incontro con la stampa, nel corso del quale sono stati presentati i ruisultati di una ricerca Censis dal titolo "Verso una mobilità 2.0: la gestione del cambiamento",  ha richiamato l'urgenza di ''provvedimenti sulla mobilità non basati sull'emergenza'', come ''blocchi del traffico o targhe alterne'', ma condivisi ed ispirati ad una logica di sistema. ''Bisogna fissare dei paletti relativi a cosa si può fare nel breve periodo e cosa invece è opportuno programmare nel medio-lungo periodo - ha precisato Nordio -, anche per consentire un'adeguata programmazione di sviluppo industriale e infrastrutturale e per beneficiare dei cambiamenti in corso sul fronte tecnologico e comportamentale''. A questo proposito il presidente dell'associazione che riunisce i rappresentanti delle case automobilistiche estere presenti in Italia ha parlato di ''concetto 'zero emissioni' che troverà relativamente presto una concreta applicazione'', anche a causa di normative comunitarie che ''hanno delineato un percorso praticamente obbligato'', e di ''zero accident vision che potrà interessare il trasporto veicolare in un orizzonte di medio periodo grazie ai veicoli a guida autonoma''. Sul fronte comportamentale invece ''si registra un interesse crescente sia per le vetture di nuova concezione (caratterizzate da basse emissioni ed alta connettività) sia per le nuove forme di utilizzo (come l'auto in condivisione)''. ''Ma lo stimolo all'acquisto di auto elettriche - mette in guardia Nordio - deve avvenire contemporaneamente all'adozione di un piano adeguato di installazione di punti di ricarica. E non avrebbero senso gli gli sforzi per lo sviluppo della guida assistita o autonoma senza un programma di rinnovamento delle infrastrutture orientato alla completa interoperabilità tra veicoli e infrastrutture''. Inoltre, ''la possibilità di disporre di auto interamente e permanentemente connesse va studiata insieme ai soggetti che si occupano di privacy e di condivisione di informazioni collettive''. All'incontro ha partecipato anche il ministro delle infrastrutture be dei trasporti, Graziano Delrio: "E' vero che l'auto è un mezzo insostituibile per la mobilità, ma è anche vero che questo paese ha un ritardo storico nell'utilizzo degli altri mezzi di trasporto".  "Nelle grandi città - ha sottolineato il ministro - dobbiamo fare scelte che orientino i cittadini. Perché le città non devono essere pensate per l'auto ma per le persone". Per il ministro "servono interventi mirati sul trasporto pubblico locale. Se la città si consegna all'automobile come accade a Roma da alcuni anni la vita delle persone peggiora".

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