Unrae: "la più evidente dimostrazione dell'utilità degli ecoincentivi"

Unrae: "la più evidente dimostrazione dell'utilità degli ecoincentivi"

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1 settembre 2009
“Il trend positivo degli ultimi tre mesi è la più evidente dimostrazione dell’utilità degli ecoincentivi alla rottamazione, ch

“Il trend positivo degli ultimi tre mesi è la più evidente dimostrazione dell’utilità degli ecoincentivi alla rottamazione, che uniscono tre importanti effetti: l’eliminazione di un numero rilevante di auto con oltre dieci anni di età e, quindi, molto più inquinanti e molto meno sicure delle auto di oggi; l’immissione sulle strade di vetture dotate di motori con bassi valori di emissioni nocive per l’uomo o per l’ambiente; e, fattore anche questo molto importante, l’effetto-sostegno ad un mercato in forte difficoltà per la crisi

economica che ha colpito il mondo”. E’ Il commento ai dati sulle immatricolazioni di agosto di Gianni Filipponi, direttore Generale dell’Unrae, l’Associazione che rappresenta le Case estere operanti nel nostro Paese.

“La raggiunta disponibilità di prodotto specie per quel che riguarda le auto con motorizzazioni benzina-gas e il buon livello di ordini – continua Filipponi - correlati

all’andamento generale della domanda che per il 40% riguarda auto acquistate con

ecoincentivi, suggerisce una stabilizzazione delle misure di sostegno al rinnovo del

parco in un’ottica di medio periodo, misure che sono state ampiamente adottate in

quasi tutti i grandi mercati mondiali, Stati Uniti e Cina inclusi, con risultati sempre

decisamente interessanti”.

Le note negative

emergono però dall’analisi della struttura del mercato, che pone in evidenza, a fronte di

una forte crescita delle vendite a privati, passate in agosto dal 66,4% all'80% con un

balzo di 13,6 punti, la caduta delle immatricolazioni alle società (-36,07% in agosto,

-34,23% nel cumulato) e del noleggio (-33,86% in agosto, -27,95% nel cumulato). “La netta flessione del mercato delle società e del noleggio - prosegue il direttore

generale dell’Unrae - affonda le sue ragioni anche in una fiscalità fortemente

penalizzante, fenomeno che abbiamo posto più volte in evidenza negli incontri con il

Governo, richiamando l’attenzione sulla forte differenza esistente per la quota

ammortizzabile delle auto aziendali, che è ben lontana dal 100% applicato in tutti i

principali Paesi europei. Ricordiamo, inoltre, che con i rappresentanti dell’Esecutivo

abbiamo anche evidenziato le difficoltà operative nelle quali si trovano le

concessionarie di auto, a causa delle persistenti restrizioni creditizie e dell’accentuata

pressione fiscale sulla loro attività complessiva e su quella commerciale del nuovo e

dell’usato”.

 

 

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