Vendite al dettaglio, settembre da dimenticare

Vendite al dettaglio, settembre da dimenticare

Il calo rispetto allo stesso mese delo scorso anno è dello 0,6 per cento: per trovare una flessione maggiore bisogna risalire fino a marzo 2006. Su base mensile, vendite in diminuzione dello 0,2 per cento contro il +0,3 per cento di agosto.

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21 novembre 2007
“Settembre nero� per le vendite al dettaglio

“Settembre nero� per le vendite al dettaglio

 

Dopo il piccolo rimbalzo di agosto (+1,4%), a settembre vendite al dettaglio in flessione con un calo tendenziale dello 0,6%. In diminuzione entrambe le componenti: quella alimentare registra un -0,3%, mentre quella non alimentare segna un -0,9 per cento.

Si tratta di un “sostanziale rallentamento�, dicono i ricercatori dell’Istat, dal momento che l’ultimo calo risale ad aprile (-0,4%) e per trovare una flessione maggiore bisogna risalire fino a marzo 2006 (-1,8%). Su base mensile, i dati destagionalizzati indicano un calo delle vendite dello 0,2%, (contro il +0,3% congiunturale di agosto). Rispetto al mese precedente, le vendite degli alimentari sono in diminuzione dello 0,3%, mentre quelle dei non alimentari in discesa dello 0,1 per cento.

Nei primi nove mesi dell’anno il valore totale delle vendite ha segnato una crescita dello 0,5% rispetto al periodo gennaio-settembre 2006, con un aumento dello 0,5% per gli alimentari e dello 0,3% per i non alimentari.

Tra i prodotti non alimentari quelli che registrano la maggiore flessione nelle vendite sono le dotazioni per l’informatica (-2,3%) seguiti da foto-ottica e pellicole (-2%), elettrodomestici, radio e tv (-1,8%) e utensileria e ferramenta (-1,6%). In crescita risultano solo calzature, articoli in cuoio e da viaggio (+1,2%), che si confermano la categoria maggiormente in crescita nei primi nove mesi di quest'anno rispetto allo stesso periodo del 2006 (+1,7%).

Le vendite attraverso la grande distribuzione, aggiunge l’Istat, risultano in aumento tendenziale dello 0,3% mentre quelle attraverso le imprese che operano su piccole superfici piccola calano dell’1,2%. “Aumenta - sottolineano i ricercatori - il divario tra la grande distribuzione e le piccole superfici�: nei primi nove mesi dell’anno, infatti, la grande distribuzione segna una crescita dello 0,7% contro lo 0,2% di quella degli esercizi operanti sulle piccole superfici.

Per quanto riguarda le tipologie di esercizi appartenenti alla grande distribuzione, si segnala una inversione di tendenza a settembre per gli hard discount (-1,6%) che però continuano ad avere il maggiore tasso di crescita nei primi nove mesi con un +2 per cento. Corrono invece questo mese gli ipermercati e i grandi magazzini (entrambi +1%).

Sono le imprese con almeno 20 addetti le uniche a crescere, registrando un +1% rispetto a settembre 2006 (tendenza confermata nei primi nove mesi: questa categoria risulta quella con la crescita più elevata, pari all’1,2%). Calano invece tutte le imprese con un numero minore di impiegati.

Sul piano territoriale è stato il Nordovest a registrare l’unica variazione positiva (+0,1% il tendenziale di settembre) trainato dagli alimentari (+1,4%). La peggiore performance è stata quella del Centro (-1,7%).

 

 

 

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