A giugno vendite al dettaglio in calo

A giugno vendite al dettaglio in calo

I dati Istat indicano una variazione mensile negativa sia in valore che in volume (-0,2% per entrambi), mentre su base annua il calo è rispettivamente dell’1% e dell’1,8%. Confcommercio: "Segnali di fragilità della domanda".

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2 agosto 2024

Dopo il risultato leggermente positivo di maggio, è stato un mese di giugno all’insegna del segno meno per le vendite al dettaglio. Secondo i dati preliminari dell’Istat, infatti, (link al documento completo in pdf) c’è stato un calo rispetto al mese precedente pari allo 0,2% sia in valore che in volume, mentre dal confronto con lo stesso mese del 2023 emerge una diminuzione dell'1% in valore e dell'1,8% in volume. Su base trimestrale, lieve aumento in valore (+0,1%) e leggero calo in volume (-0,1%).  

Le vendite di beni alimentari scendono su base mensile (-0,2% in valore e -0,3% in volume) e hanno risultati contrastanti su base annua (+ 0,1% in valore e -1,6% in volume) e su base trimestrale (+0,1% in valore e -0,1% in volume). Per quanto riguarda invece i non alimentari, scendono in valore e in volume (-0,2%) su base mensile e su base annua (-1,7% e -1,9%), mentre su base trimestrale sono stazionari in valore e registrano un leggero calo in volume (-0,1%).

Commercio al dettaglio, indice destagionalizzato e media mobile a tre mesi, gennaio 2019-giugno 2024. Fonte: Istat

Negative le variazioni tendenziali negative per quasi tutti i gruppi di prodotti, visto che fanno registrare un aumento aumento solo i Prodotti di profumeria, cura della persona (+3,3%) e Foto ottica e pellicole, supporti magnetici, strumenti musicali (+2,5%), mentre il calo più consistente coinvolge Calzature, articoli in cuoio e da viaggio (-5,1%) e Mobili, articoli tessili, arredamento (-5%). Rispetto a giugno 2023, il valore delle vendite al dettaglio è in aumento per la grande distribuzione (+0,5%) e in calo per le imprese operanti su piccole superfici (-2,0%), le vendite al di fuori dei negozi (-4,2%) e il commercio elettronico (-3,9%).

Confcommercio: "Dato atteso in un contesto di fragilità"  

Commentando i dati Istat sulle vendite al dettaglio, il direttore dell'Ufficio Studi Mariano Bella, ha osservato che "il permanere di un profilo negativo della domanda delle famiglie per i beni che transitano per il sistema distributivo seppure atteso, la variazione positiva del nostro indicatore dipendeva dagli ottimi dati di giugno degli acquisti di autovetture da parte di privati oltre che dalla dinamica dei servizi, è un segnale dei molteplici elementi di fragilità che caratterizzano l’attuale fase congiunturale". "I progressi sul fronte dell’occupazione - ha aggiunto Bella - il consolidarsi di dinamiche inflazionistiche contenute (il dato di luglio non modifica il quadro d’insieme) e il miglioramento della fiducia delle famiglie non riescono ancora a tradursi in comportamenti di consumo più dinamici". "Situazione che penalizza principalmente la domanda verso i beni più tradizionali (abbigliamento e calzature, mobili e alimentari tra tutti) e le strutture di minore dimensione. A completare il quadro di un contesto che rimane complicato sul versante dei consumi di beni si aggiungono i segnali d’indebolimento che da qualche mese evidenziano anche gli acquisti on-line". Secondo il direttore dell'Ufficio Studi, "questa situazione non sembra destinata a modificarsi nel breve periodo in considerazione dei segnali che emergono dalla produzione industriale, che anche a giugno ha registrato andamenti negativi, sia congiunturali che nel confronto annuo, per la produzione di beni di consumo". "Si chiude, dunque, una settimana ricca di dati congiunturali complessivamente meno buoni delle attese. Tutto ciò - conclude Bella - non compromette l’obiettivo di crescita attorno o poco sopra l’1% per l’anno in corso, ma lo subordina in modo stringente a un percorso da qui alla fine dell’anno del tutto privo di inciampi".

 

Altre notizie e approfondimenti sono a tua disposizione nel nostro focus dedicato ai dati Istat con in più le note dell'Ufficio Studi di Confcommercio. Trovi la pagina a questo link: Focus Istat di Confcommercio.

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