Veneto: accordo Confcommercio-sindacati contro la crisi

Veneto: accordo Confcommercio-sindacati contro la crisi

Confermato anche per il 2013 l'accordo che prevede lo stanziamento di 20 milioni di euro a livello regionale per supportare le aziende e i loro collaboratori nei casi di sospensione dal lavoro. Zanon: "una sorta di sgravio per il sistema pubblico".

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12 settembre 2013

Confcommercio Veneto e sindacati dei lavoratori hanno confermato anche per il 2013 l'accordo che prevede lo stanziamento di 20 milioni di euro a livello regionale (erogati all'80% dall'Inps e al 20% dagli Enti bilaterali) per supportare le aziende e i loro collaboratori nei casi di sospensione dal lavoro. L'accordo è stato sottoscritto a Mestre tra il presidentedi Confcommercio Veneto, Massimo Zanon, e i rappresentanti dei sindacati Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil. Il tema della bilateralità che fa capo a Confcommercio e alle organizzazioni sindacali di categoria ha attivato quindi anche per quest'anno l'istituto della sospensione con il quale le aziende in crisi posso evitare i licenziamenti e allo stesso tempo gestire le crisiaziendali. "La grave crisi economica che sta interessando il Paese - ha spiegato Massimo Zanon - non risparmia il Veneto. Coinvolge, tra gli altri, il settore del terziario, della distribuzione e dei servizi. E' a forte rischio la continuità di numerose imprese del settore, soprattutto di piccole dimensione, determinando la perdita del patrimonio professionale espresso da tutti gli addetti occupati. Lo scopo comune delle parti espresso in questo accordo è la salvaguardia dell'occupazione evitando per quanto possibile il ricorso indiscriminato allo strumento del licenziamento". Nel 2012 gli accordi tra le parti hanno garantito nel Veneto un sostegno al reddito a 11.602 lavoratori dei settori del commercio, delturismo e dei servizi (tra mobilita', cassa integrazione e sospensioni): il 60% in più circa rispetto al 2011. "Sono 5 anni  - spiega Zanon - che il sistema di Confcommercio Veneto dà questo tipo di sostegno tamponando anche l'intervento pubblico. L'accordo infatti, oltre a rappresentare un aiuto alle imprese e, di fatto, ai lavoratori, è una sorta di sgravio per il sistema pubblico, perché una parte dell'ammortizzatore viene finanziato dagli Enti bilaterali".

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