Via libera definitivo per la manovra

Via libera definitivo per la manovra

Il provvedimento, su cui ieri è stata votata la fiducia, è stato approvato con 321 voti favorevoli, 270 contrari e 4 astenuti.

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27 luglio 2010
Via libera definitivo della Camera al decreto legge sulla manovra economica

Via libera definitivo della Camera al decreto legge sulla manovra economica. Il provvedimento, su cui ieri è stata votata la fiducia, è stato approvato con 321 voti favorevoli, 270 contrari e 4 astenuti. Dopo la pubblicazione in Gazzetta ufficiale, attesa già per domani, la manovra sarà quindi legge dello Stato.

La manovra da 24,9 miliardi è stata approvata dal Consiglio dei ministri lo scorso 25 maggio per rispettare gli impegni chiesti da Bruxelles sul deficit (ridurlo dal 5% del Pil del 2010 al 3,9% nel 2011 e al 2,7% nel 2012) e mettere al riparo l’Italia da ulteriori turbolenze finanziarie. Una manovra pesante, riconosciuta da tutti come necessaria, ma contestatissima fin dalla sua approvazione. In trincea, in primis, i governatori sul piede di guerra contro i pesanti tagli alle Regioni. A contestarla anche molte altre categorie: da Province e Comuni ai disabili, i farmacisti, gli ambientalisti, i magistrati fino ai diplomatici e i rappresentanti del mondo della cultura.

Molti, tuttavia, sono i nodi che la manovra lascia irrisolti, a partire dalle riduzioni ai trasferimenti per le Regioni, le quote-latte sulla cui proroga del pagamento delle multe pende la possibile apertura di una procedura di infrazione da parte della Commissione europea e la stretta sui diplomatici, la cultura e la sicurezza. Tutte 'grane' per il Governo che si riproporranno fra qualche mese, in autunno, quando l’Esecutivo dovrà varare la sua prima legge di stabilità, la ex Finanziaria.

Molte invece le novità che saranno a brevissimo legge dello Stato. Sono in arrivo il blocco degli stipendi per i dipendenti pubblici, la riforma delle pensioni e i tagli per Regioni, Province e Comuni. E ancora, la riduzione delle retribuzioni dei manager, la stretta sull’evasione fiscale e le assicurazioni, i tagli ai Ministeri e ai costi della politica. Entrano anche le norme per la libertà d'impresa, i rincari dei pedaggi autostradali e la sanatoria per oltre 2 milioni di 'case-fantasma'.

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