WELFARE: ACCORDO SU PENSIONI E CONTRATTI

WELFARE: ACCORDO SU PENSIONI E CONTRATTI

Via libera del governo a un nuovo testo del disegno di legge da portare in Parlamento dopo l'ok di industriali e sindacati. Nei contratti a termine le deroghe per il lavoro stagionale. In Consiglio dei ministri si astengono Ferrero e Bianchi.

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17 ottobre 2007
Welfare: accordo su pensioni e contratti

Welfare: accordo su pensioni e contratti

 

Dopo giornate caotiche e veti incrociati, trattative altalenanti e delicate limature, e soprattutto dopo un duro braccio di ferro tra l'ala radicale dell'Unione e i sindacati (Fiom esclusa) il governo ha ricucito lo strappo con le parti sociali. È stato raggiunto ieri sera l'accordo per tradurre in legge il Protocollo sul welfare del luglio scorso. Sulla previdenza, sui lavori usuranti e sul delicato nodo dei contratti a termine sono passate le modifiche chieste da Cgil, Cisl Uil e Confindustria, dopo che il Protocollo siglato con il governo era stato licenziato dal consiglio dei ministri con "variazioni marginali" rispetto al testo originale, per venire incontro alla richieste di Rifondazione e Pdci. I ritocchi erano passati malgrado l'intesa su precariato, pensioni e lavoro fosse uscita vittoriosa dal referendum dei lavoratori e dei pensionati. Per questo i sindacati avevano minacciato lo sciopero generale. La partita si è chiusa ieri sera con la convocazione di un consiglio dei ministri straordinario, che il premier aveva cercato di rinviare a martedì prossimo per diluire le tensioni nella "Cosa rossa" a ridosso della manifestazione del 20 ottobre. L'intesa che ridisegna il welfare è stata ratificata con l'annunciata astensione del ministro della Solidarietà sociale Paolo Ferrero (perché - ha spiegato il ministro di Rifondazione - è stato fatto un passo indietro sui precari") e del collega dei Trasporti Alessandro Bianchi (Pdci). Indignata la collega Emma Bonino per la funzione "notarile" svolta in CdM, non avendo potuto leggere il testo dell'accordo. "Trovo sgradevole, inaccettabile - ha rimarcato - questo modo di procedere. Quasi fossi un ministro squillo?". Soddisfatto invece il sottosegretario alla presidenza Enrico Letta secondo il quale "e stato recuperato e confermato lo spirito dell'accordo di luglio", ha detto Enrico Letta.

  L'accordo ritrovato ha incassato l'approvazione di Luca Cordero di Montezemolo. "Il testo che mi ha fatto vedere Bombassei è condivisibile", ha commentato il leader degli imprenditori al termine del Direttivo di Viale dell'Astronomia. "L'accordo è stato migliorato", ha detto con soddisfazione Epifani. "La nuova intesa sul welfare - ha sottolineato Damiano - ha fugato qualsiasi dubbio interpretativo o di trasposizione del protocollo nella norma di legge". Quanto accaduto - ha aggiunto il ministro del Lavoro - "è molto importante perché consolida il protocollo e il referendum". E  Angeletti non ha dubbi: nell'Aula del Senato "il consenso sarà straripante".

  Le nuove norme sul precariato prevedono un solo rinnovo dopo un contratto a termine di 36 mesi. E un periodo transitorio di 15 mesi per quei lavoratori che hanno avuto una successione di contratti con la stessa azienda, ma che non hanno ancora raggiunto quota 36 mesi. Sono esclusi dalla nuova normativa i lavori stagionali.

  L'accordo sulla previdenza prevede che dal 2008 ritornino le 4 finestre di uscita (fino al 2011) per chi ha maturato 40 anni di contributi e per pensioni di vecchiaia. Sarà consentito ai giovani di andare in pensione con il 60 per cento dello stipendio. È saltato il tetto (di 5 mila all'anno) per i lavoratori 'usurati', che continuano ad andare in pensione a 57 anni con 35 di contributi. L'aumento dei contributi dello 0,9 per cento scatterà solo se non si otterranno risparmi dal riordino degli enti previdenziali.

 

 

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