WELFARE: DAL GOVERNO "NESSUNA MARCIA INDIETRO"
WELFARE: DAL GOVERNO "NESSUNA MARCIA INDIETRO"
Welfare: dal Governo “nessuna marcia indietro�
Il Governo è disponibile a limare il testo che ha tradotto in norme il protocollo sul welfare. La rassicurazione è arrivata al termine di un vertice informale tra il premier, Romano Prodi, ed i leader di Cgil, Cisl e Uil, Guglielmo Epifani, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti. “Abbiamo confermato e confermeremo alle parti sociali, che via via incontreremo, la nostra intenzione di applicare integralmente il testo del 23 luglio rispettandone spirito e contenuti e anche il fatto che intendiamo procedere alla sua approvazione integrale entro i tempi della finanziaria�, ha scandito il ministro del Lavoro, Cesare Damiano, al termine dell’incontro. “Ci sono stati gli opportuni chiarimenti e mi pare che l’avvio della verifica sia stato assolutamente positiva�, ha proseguito. Nessuna “marcia indietro, nessun cambio del protocollo�, dunque, ma solo “dettagli tecnici che vanno definiti, affinati�, come hanno ribadito anche fonti di palazzo Chigi, visto che il testo del protocollo resta “esclusivo punto di riferimento del Governo�.
Le incomprensioni piuttosto riguardano problemi di “trasposizione� in norme tecniche di un accordo politico che saranno limate nelle prossime 48 ore. Un’operazione di “pulizia� che servirà per correggere “margini di ambiguità � e rendere “assolutamente aderente� il testo del ddl al protocollo.
I sindacati, tuttavia, hanno accolto le rassicurazioni del Governo con una certa freddezza. “Aspettiamo di vedere il nuovo testo�, hanno detto in sostanza rinviando intanto agli esecutivi unitari, convocati per giovedì prossimo, ogni decisione. Il più esplicito è il leader della Uil, Luigi Angeletti: “il Governo deve onorare gli impegni con le parti sociali. Altrimenti il sindacato reagirà come fa in tutte le occasioni in cui gli accordi vengono disattesi�.
Il testo 'pulito' verrà sottoposto alla visione delle parti sociali. La convocazione ufficiale potrebbe arrivare in settimana, forse anche per mercoledì mattina anche se nessuna data è per ora certa visti gli impegni del premier per il fine settimana. Quello che invece, secondo ambienti ministeriali, è certo è che le nuove norme non torneranno in Consiglio dei Ministri per essere nuovamente votate, ma ci si potrebbe limitare ad una sorta di informativa sulle correzioni apportate.