Welfare e mercato del lavoro, serve "meno rigidità"

Welfare e mercato del lavoro, serve "meno rigidità"

Dalle organizzazioni dell'artigianato e dei servizi no a interventi rigidi e calati dall'alto per la gestione del mercato del lavoro. Sì a maggiore spazio e risorse adeguate per la contrattazione collettiva e per strumenti come gli Enti Bilaterali.

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19 aprile 2007
Confartigianato

Welfare e mercato del lavoro, serve “meno rigidità�

No a interventi rigidi e ‘calati dall’alto’ per la gestione del mercato del lavoro. Maggiore spazio e risorse adeguate per la contrattazione collettiva e per strumenti, come gli Enti Bilaterali, che valorizzino il ruolo delle imprese e dei lavoratori nella gestione degli ammortizzatori sociali. Queste, in sintesi, le indicazioni espresse al tavolo a Palazzo Chigi tra Governo e parti sociali sul mercato del lavoro, dai rappresentanti delle 5 Organizzazioni delle imprese dell’artigianato e dei servizi (Confartigianato, Cna, Casartigiani, Confcommercio, Confesercenti). Le 5 Confederazioni, che hanno definito l’incontro “interlocutorio� e si riservano di presentare specifiche proposte nel corso delle altre riunioni previste con i rappresentanti dell’Esecutivo, hanno insistito sulla “necessità di valorizzare la contrattazione per  migliorare la produttività e la competitività e di individuare le forme di welfare più adatte per le esigenze dei diversi settori, evitando meccanismi solidaristici�. A questo proposito, sottolineano “l’importanza dello strumento degli Enti Bilaterali  che hanno maturato una ormai lunga esperienza autonoma e per la tutela dei lavoratori delle imprese, fondata sulla mutualità e gestita direttamente dalle parti sociali�.

 

 

 

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