WELFARE: ECCO IL PIANO DEL GOVERNO

WELFARE: ECCO IL PIANO DEL GOVERNO

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24 luglio 2007
Welfare: ecco il piano del Governo

Welfare: ecco il piano del Governo

 

Misure per rimodellare il mercato del lavoro con una revisione di alcuni dei 'nodi' della legge Biagi. Incentivi a favore delle imprese. Interventi per migliorare le pensioni basse e per garantire un trattamento pensionistico adeguato, in futuro, ai giovani. E poi, eliminazione dello scalone previsto dalla legge Maroni e l’introduzione di un sistema più morbido di 'scalini''. E’' articolato il protocollo sul welfare varato dal governo, in cui rientrano anche i contenuti dell’intesa sulle pensioni siglata con i sindacati la scorsa settimana. Questi i contenuti centrali del documento.

VINCOLI SUI CONTRATTI A TERMINE - Il Governo punta a intervenire sui contratti a termine rendendo più difficile reiterarli oltre i 36 mesi. Oltre questo termine, scattano dei vincoli: il contratto dovrà essere stipulato presso la direzione provinciale del lavoro. Se non si rispetta la procedura, il nuovo contratto si considera a tempo indeterminato.

ABOLITO IL LAVORO A CHIAMATA - Il Governo sta lavorando per l’abrogazione del lavoro a chiamata, previsto dalla legge Biagi. Si aprirà, invece, una fase di consultazioni per quanto riguarda lo staff leasing. C’è poi l’impegno a rivedere il sistema degli incentivi all’occupazione e la disciplina del contratto di inserimento. Il Gverno, assieme alle parti sociali, valuterà provvedimenti sull’apprendistato sul lavoro a progetto e il lavoro occasionale, del part-time, per contrastare l’utilizzo improprio di tali strumenti o abusi.

AMMORTIZZATORI SOCIALI - Si punta a una progressiva unificazione dei trattamenti di disoccupazione e mobilità e 'all’universalizzazione' degli strumenti di integrazione al reddito, con la progressiva estensione e unificazione della cassa integrazione ordinaria e straordinaria.

PREMIO DI RISULTATO, ARRIVANO GLI SGRAVI - Migliora il trattamento relativo al premio di risultato. Aumenta sia la percentuale di sgravio alle imprese, che passa al 25%, sia il tetto del premio ammesso allo sgravio, che sale dal 3% al 5% della retribuzione lorda. Anche i lavoratori saranno sgravati da contributi previdenziali, e sarà garantita la pensionabilità piena del premio di risultato (oggi non prevista). Per la detassazione delle quote dei premio di risultato saranno stanziati in Finanziaria 150 milioni di euro.

STRAORDINARI, ABOLITA LA CONTRIBUZIONE AGGIUNTIVA - Il Governo punta all’eliminazione della contribuzione aggiuntiva degli straordinari (adesso variabile tra il 5% e il 15%).

GIOVANI - In arrivo misure per quanti hanno carriere stop and go, per facilitare il riscatto della laurea e per la totalizzazione dei contributi.

DONNE - Per l’Italia “il raggiungimento dell’obiettivo di Lisbona sia in termini complessivi sia in riferimento alle donne e agli ultra-cinquantenni - si legge nel testo - dipende sostanzialmente dalla capacità che avremo di aumentare il tasso di partecipazione delle donne al mercato del lavoro".

PREVIDENZA - Molti gli interventi, con un piano da 29 miliardi di euro in 10 anni. Previsti: il miglioramento delle pensioni basse, l’ammorbidimento dello scalone sostituito dal meccanismo delle quote che consente di innalzare l’età pensionabile gradualmente da qui al 2013, il rafforzamento del sistema contributivo, l’ampliamento della platea dei lavori usuranti, il miglioramento delle pensioni dei giovani con interventi sulla totalizzazione, sul riscatto di laurea e dei contributi figurativi nel caso di disoccupazione e lavori discontinui, il riordino degli enti previdenziali.

 

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