Codice stradale, An.bti: "valutare l'aumento dell'età massima"

Codice stradale, An.bti: "valutare l'aumento dell'età massima"

L'Associazione dei bus turistici ha presentato al governo un documento per innalzare l'età di guida per la patente D, in linea con altri Paesi dell'Unione europea.

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15 luglio 2024

"Il governo valuti l'aumento su base volontaria dell'età massima di guida con patente D come in altri Paesi dell'Unione europea". A chiederlo a gran voce è Riccardo Verona, presidente di An.bti Confcommercio, l'Associazione Nazionale Bus Turistici Italiani. Mentre al Senato è in corso alla Commissione Trasporti del Senato la seconda rilettura della riforma del Codice della Strada, l'Associazione ha di nuovo lanciato "con forza e determinazione il grido d'allarme sulla situazione insostenibile" che stanno vivendo gli operatori del settore per la sempre crescente carenza di autisti e la difficoltà di reperire e selezionare nuovo personale viaggiante. An.bti ha infatti presentato alle forze politiche un documento con un'analisi della situazione attuale e delle proposte emendative e per tornare a chiedere di valutare l'opportunità alzare l'età massima di guida con patente D, su base volontaria e solo previo superamento della visita d'idoneità, ferma in Italia a 68 anni in un momento in cui mancano all'appello nel nostro Paese circa 7500 autisti.

"Come Associazione - ha spiegato Verona - torniamo a chiedere massima attenzione al problema e auspichiamo che nei lavori in Senato sulla Riforma del Codice della Strada si possano predisporre delle modifiche emendative che vanno in tal senso o che quantomeno si pongano le basi per arrivare all'innalzamento del limite dei 68 anni di età per guidare i bus turistici, come già avviene di fatto in quasi tutti gli altri Paesi Europei e mai derogando ad un aspetto fondamentale del nostro lavoro: la sicurezza".

Attualmente, la patente D scade ogni 5 anni fino a quando il titolare ha meno di 60 anni di età. Successivamente i conducenti possono mantenere la patente D ottenendo un attestato annuale dalla Commissione Medica Locale (CML), che verifica i requisiti fisici e psichici. Questo permette loro di guidare autobus fino a 68 anni. Se non si adempie all’obbligo della CML, si rischia una multa e la sospensione della patente. Inoltre, è possibile declassare la patente a B o C rinunciando alla D. Quindi, l’innalzamento dell’età massima di guida con patente D su base volontaria potrebbe allineare l’Italia agli altri Paesi dell’Unione europea.

"Il periodo di transizione e di avvicinamento dei giovani alla categoria richiede del tempo e va necessariamente 'guidato' dalla generazione di autisti più esperti che, oltre al bagaglio di esperienza, può portare in dote la passione per questo lavoro che, se riportato al prestigio che merita e con condizioni contrattuali adeguate, può tornare ad essere davvero invidiabile. I nostri mezzi trasportano ogni anno oltre 150 milioni di passeggeri, ma sarà impossibile mantenere questi numeri se non si interviene subito per sostenere la categoria", ha concluso Verona.

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