Confcommercio su vendite al dettaglio: avanti ma troppo lentamente

Confcommercio su vendite al dettaglio: avanti ma troppo lentamente

Il modesto miglioramento rilevato, in termini congiunturali, dai volumi delle vendite nel mese di maggio, pur rappresentando un segnale positivo, contiene elementi che inducono a leggere il dato con prudenza.

La ripresa di maggio è stata guidata in larga parte dal recupero degli alimentari, settore che aveva scontato un’importante riduzione degli acquisti da parte delle famiglie, mentre per molte voci del non alimentare - abbigliamento, calzature e mobili - le dinamiche si confermano ancora molto deludenti. Non c’è particolare ottimismo sui saldi estivi, anche se è prevedibile un miglioramento del volume degli acquisti.

Sul versante delle formule e dei formati di vendita, la tenuta dei piccoli negozi e il calo delle vendite on line a maggio vanno presumibilmente inquadrati come un assestamento, dopo un periodo di repentini e profondi cambiamenti nelle abitudini dei consumatori.

Solo nei prossimi mesi si potrà verificare se questi timidi segnali favorevoli preludono ad una fase meno asfittica della domanda, guidata dal recupero del reddito disponibile i cui primi segnali si sono avvertiti nel primi mesi del 2024, consentendo alla nostra economia di raggiungere una crescita prossima all’1%. Tutto dipenderà dalla tenuta dell’occupazione, dall’ulteriore compressione della dinamica dei prezzi e dalla stagione turistica, soprattutto per la componente straniera. Lo scrive l’Ufficio Studi di Confcommercio in una nota.

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