Confcommercio incontra la Coordinatrice nazionale di Italia Viva, Raffaella Paita

Confcommercio incontra la Coordinatrice nazionale di Italia Viva, Raffaella Paita

L'intervento del Presidente Carlo Sangalli

Cari Presidenti, care amiche e cari amici,

 

grazie alla Coordinatrice nazionale di Italia Viva, la senatrice Raffaella Paita – candidata per la lista Stati Uniti d’Europa - per aver accettato il nostro invito su temi e sfide dell’Europa di domani.

Certo, negli ultimi cinque anni, il contesto globale è profondamente mutato.

La frammentazione ha aperto una stagione di nuova competizione politica ed economica. In questo contesto, l’Unione europea deve rafforzare il suo ruolo.

Va, ad esempio, costruito – la dico così - un “ecosistema” favorevole per la creazione e lo sviluppo delle imprese nel mercato unico.

L’attività imprenditoriale è, infatti, condizione necessaria per incrementare la produttività, fattore decisivo a difesa della stessa qualità della vita per i cittadini europei.

E il documento che abbiamo predisposto in occasione di questi incontri, una “Agenda del terziario”, contiene analisi e proposte in linea con le aspettative delle nostre imprese, quelle del commercio, dei servizi, del turismo e della cultura, dei trasporti e della logistica, delle professioni.

Per non sottrarre tempo al tuo intervento – cara Raffaella - mi limito ad evidenziare in maniera molto sintetica solo alcune nostre proposte contenute nel documento.

Parto dal fisco con l’esigenza di rivedere le regole sia per maggiore armonizzazione, sia con un’efficace Global Minimum Tax che risponda al principio “stesso mercato, stesse regole”.

In materia di mercato lavoro “allargato”, poi, è importante, ad esempio, promuovere una maggiore imprenditorialità, soprattutto giovanile e femminile.

Sui temi energetici è tempo di una politica comune per ridurre la dipendenza energetica e diversificare le fonti di approvvigionamento, con il ricorso al nucleare pulito e a fonti rinnovabili, come l’idrogeno.

In materia di trasporti e infrastrutture - temi che conosci molto bene, cara Raffaella, e di cui apprezziamo la tua competenza - vanno superati gli ostacoli tra priorità dei singoli Stati membri e dell’Europa per completare la realizzazione delle reti infrastrutturali transeuropee, in particolare quella dei trasporti.

Si tratta di infrastrutture essenziali per un mercato interno sempre più integrato e per consentire all’intera collettività di beneficiare dei vantaggi di uno spazio senza frontiere interne.

Al riguardo, evidenziamo, l’importanza di rafforzare la dimensione euromediterranea del disegno europeo, promuovendo la prosecuzione marittima dei corridoi prioritari della rete, quattro dei quali terminano in porti italiani, fino a integrare la sponda sud del Mediterraneo.

D’altra parte, proprio in ottica euromediterranea, è necessario garantire la piena funzionalità del corridoio Scandinavo-Mediterraneo con il superamento dei divieti di circolazione adottati in modo unilaterale dall’Austria lungo l’asse del Brennero.

C’è poi il grande tema della transizione verde, il Green Deal europeo, che dovrà essere economicamente e socialmente sostenibile, anche a “a misura” di micro, piccole e medie imprese.

Con riferimento ai trasporti, la sostenibilità ambientale andrà conciliata con quella economico-sociale, anche recuperando il rispetto del principio di neutralità tecnologica, a partire dalla valorizzazione dei bio-carburanti.

Andrebbero, poi, sostenuti, i trasporti combinati su ferro e via mare, con un approccio concreto ed operativo alla sostenibilità.

Approccio che, per esempio, non metta in discussione alcuni strumenti essenziali per la competitività delle imprese nazionali in materia di tassazione dei prodotti energetici, come i rimborsi del gasolio commerciale per i Tir e le esenzioni per i trasporti marittimi.

Un ultimo punto che vorrei toccare riguarda la riforma della governance dell’Ue, soprattutto in vista di un possibile allargamento dell’Unione.

È un obiettivo ambizioso per il cui raggiungimento occorre verificare la possibilità di ampliare il ricorso al sistema di voto a maggioranza qualificata in seno al Consiglio e di riconoscere un compiuto diritto di iniziativa legislativa al Parlamento europeo.

Insomma, i temi sul tappeto sono tanti ma non generici. Anche per questo gli incontri che abbiamo avuto e che seguiranno vogliono essere un approfondimento aperto e costruttivo: proposte e ascolto per cercare di recuperare sguardo lungo e valore delle competenze e della partecipazione.

E a proposito di ascolto, lascio ora la parola alla senatrice Paita per esporre le tematiche più importanti tra le tante proposte della lista Stati Uniti d’Europa in vista delle prossime elezioni.

 

Grazie.

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