Marcia indietro sul Redditometro

Marcia indietro sul Redditometro

Con un atto di indirizzo firmato dal viceministro Leo, il governo ha deciso di bloccare il decreto pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 21 maggio scorso.

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21 maggio 2024

È durato solo quarantotto ore il decreto sul Redditometro, pubblicato in Gazzetta ufficiale il 21 maggio scorso, e fermato dalla stessa premier, Giorgia Meloni. A firmare l'atto di indirizzo di blocco del provvedimento sono stati il viceministro dell'Economia, Maurizio Leo, e il direttore del dipartimento Finanze, Giovanni Spalletta. Il nuovo redditometro avrebbe interessato la capacità di spesa dei contribuenti: da quelle per l'auto agli acquisti per la casa, ma anche il costo delle utenze e quelle per il possesso di barche, fino all'acquisto di piante e fiori passando per il mantenimento di un cavallo. Nonostante lo stop alla lente sui redditi, però, il governo puntualizza l'intenzione di andare avanti contro l'evasione, intensificando in particolare l'impegno contro i grandi evasori: "Tutto il lavoro che abbiamo fatto con la riforma fiscale - ha commentato la premier Meloni - ruota al tentativo di creare un fisco più giusto più comprensivo per le persone per bene, un fisco amico".

"L'obiettivo - ha aggiunto il viceministro Leo al Festival dell'Economia di Trento - è quello di contrastare la grande evasione e non insolentire i contribuenti onesti e chi si comporta in linea con il dettato normativo. La nostra filosofia è tendere la mano. Il concordato preventivo biennale ha questo obiettivo, tendere la mano ai contribuenti e combattere una evasione che è molto molto pronunciata".

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