Confcommercio al Premio Giorgio Ambrosoli

Confcommercio al Premio Giorgio Ambrosoli

La vicepresidente Patrizia Di Dio ha partecipato alla cerimonia di consegna dei riconoscimenti dell'undicesima edizione. “Il nostro sostegno, di lunga data, testimonia l’impegno effettivo di Confcommercio per la legalità e la sicurezza”.

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8 luglio 2024

L’8 luglio scorso il Piccolo Teatro-Teatro d’Europa di Milano ha ospitato la cerimonia di consegna dei riconoscimenti della undicesima edizione del Premio Giorgio Ambrosoli. L’iniziativa premia le persone che si impegnano per la tutela della legalità, che operano in territori complessi e che, grazie alla loro integrità, responsabilità e professionalità, promuovono la cultura dello stato di diritto, in Italia e in Europa. Il Premio Giorgio Ambrosoli si svolge sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana e gode del patrocinio della Regione Lombardia, del Comune di Milano e della Camera di Commercio di Milano, Monza e Brianza e Lodi ed è realizzato con il sostegno di Confcommercio.

L’edizione 2024 è stata ancora una volta, forse ancor più delle precedenti, ricca di “eroi sconosciuti” la cui azione mette in luce il ruolo cruciale dell’attività sinergica tra istituzioni, società civile, imprese e attori privati nel contrasto al malaffare e nel sostegno ad azioni concrete per il buon funzionamento dei mercati. Sono stati consegnati ben quindici riconoscimenti, portando così il totale a ottantuno targhe dal 2012.

Nell’ambito della cerimonia si è tenuta una tavola rotonda che ha confermato la crescente dimensione europea e internazionale del Premio. Vi hanno preso parte: Serena Ibrahim, rappresentante libanese del Youth Grace Program della Unodc, l’Agenzia Anticrimine delle Nazioni Unite per la promozione del ruolo dei giovani; Gennaro Migliore, direttore del Centro Ricerche della Pam, l’Assemblea dei parlamentari del mediterraneo; Daniel Brombacher, direttore di Gitoc, l’organizzazione non governativa internazionale di riferimento sui temi del crimine organizzato.

“E’ sempre più cruciale maturare la consapevolezza, da parte della società civile, delle imprese, della finanza, dei corpi sociali, ma anche per certi aspetti da parte delle istituzioni stesse, che non sono sufficienti le leggi scritte, anche quando sono ben concepite, ma è indispensabile al contempo un contesto di cultura, competenze, comportamenti, meccanismi che ne assicurino la corretta applicazione effettiva. In questo senso, il ruolo dei singoli cittadini, in particolare nell’esercizio delle loro professioni, diviene uno dei fattori determinanti. Le norme non vivono in astratto, ma calate nella realtà che le circonda”, ha affermato nei suo saluti Mario Carlo Ferrario, presidente della Fondazione Premio Giorgio Ambrosoli.

Patrizia Di Dio, vicepresidente di Confcommercio-Imprese per l’Italia con incarico per la Legalità e la Sicurezza, ha affermato da parte sua che “il nostro sostegno di lunga data dal 2012 a questo Premio testimonia l’impegno effettivo di Confcommercio per la legalità e la sicurezza che sono prerequisiti fondamentali per l’economia e lo sviluppo. L’iniziativa valorizza azioni concrete e modelli positivi ispirati ai principi dell’integrità, dell’etica e della responsabilità che rafforzano il tessuto sociale e lo stato di diritto”.

L’undicesima edizione ha assegnato 5 Premi, 7 Menzioni Speciali e 3 Riconoscimenti all’Impegno Civile. I primi sono andati a: Sacrario Vittime della Polizia di Stato, Don Giuseppe Diana, Don Antonio Coluccia, Tiziana Ronzio, Bruno e Carla Caccia. Le seconde a: Imprenditore Guglielmo e Associazione Tazzina della Legalità, Lucia Aielli, Federica Angeli,  Antonella Di Bartolo, Giacomo Di Girolamo, Raffaele Vitale, Giovanna Bruno. I terzi a: Circolo Società Civile, Associazione Annalisa Durante, Cascina Caccia.

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