Italiani all’estero, per il turismo un "tesoro" potenziale da oltre 8 miliardi l'anno

Italiani all’estero, per il turismo un "tesoro" potenziale da oltre 8 miliardi l'anno

Nel 2024, "Anno delle radici italiane", Confcommercio ha in programma una serie di iniziative di appoggio allo sviluppo di un segmento dalle enormi prospettive. Sangalli: "un target di mercato dai numeri impressionanti".

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7 giugno 2024

Sono sei milioni gli italiani residenti all’estero, una cifra che sale a 80 milioni comprendendo nel novero anche oriundi e discendenti e addirittura a 260 milioni se si include nel totale il numero degli affini con legami parentali, di quanti parlano la nostra lingua o comunque si sentano particolarmente vicini alla nostra cultura, anche per motivi di lavoro. Sono cifre che fanno dell’Italia un caso pressoché unico al mondo e che il 2024 – decretato “Anno delle radici italiane” dal Ministero degli Esteri, con tanto di specifico progetto inserito nel PNRR – permette di portare in primo piano. Si tratta insomma - come emerge da una ricerca di Confcommercio (qui il documento in pdf) in collaborazione con Swg, TRA Consulting, Italyrooting consulting che contiene tre livelli di approfondimento sul cosiddetto turismo delle radici: un’indagine sul valore economico, una ricerca demoscopica su turisti attuali e potenziali e un’analisi qualitativa - di una comunità enorme, che ha voglia di riscoprire le proprie origini e che rappresenta dal punto di vista turistico una domanda potenziale di dimensioni sorprendenti. Con un’ottima capacità di spesa, peraltro, che potrebbe portare al nostro Paese circa 8 miliardi di euro aggiuntivi ogni anno.

Ne discende l’evidente opportunità di realizzare nuovi prodotti turistici capaci di attrarre in maniera specifica un mercato potenzialmente enorme. A questo fine Confcommercio ha programmato nel 2024 - dopo l'anteprima al TTG di Rimini nell'ottobre scorso (vedi il materiale in allegato, ndr) - una serie di iniziative, soprattutto a livello locale, dedicate a operatori e professionisti che al turismo delle radici vorranno avvicinarsi prendendo parte attiva a progetti di sviluppo delle destinazioni.

In particolare, il roadshow che ha preso il via il 28 febbraio scorso a Campobasso, è proseguito il 24 maggio con la tappa di Taranto, dal titolo "Turismo delle radici, new generation. Un'esperienza immersiva di scoperta e di viaggio". "Il turismo delle radici è cambiato, non è più il classico ritorno a casa da parenti e amici degli Italiani all'estero di prima generazione. Il viaggio in Italia per i migranti di seconda e soprattutto terza generazione (i nipoti) è anche una esperienza di italianità e di scoperta del Paese che gli è stato raccontato e che hanno visto al cinema e sui siti turistici. Il meeting sul turismo delle radici, organizzato da Confcommercio Taranto d'intesa con Confcommercio Imprese per l'Italia, vuol essere l'occasione per fare conoscere il fenomeno ed aprire il confronto con gli operatori del turismo sui possibili percorsi da avviare per cogliere al meglio le opportunità che questa tipologia di turismo può sviluppare", ha commentato nell'occasione il presidente di Confcommercio Taranto, Leonardo Giangrande

Dopo la tappa pugliese è stato il turno il 29 giugno di Imperia e il 19 luglio di Guardiagrele (Chieti), poi il 24 settembre si andrà a Crotone, il 23 ottobre a Bergamo e il 18 e 19 novembre a Matera.

Ma torniamo un momento ai numeri, perché citarne alcuni dà veramente la dimensione della potenzialità di questo segmento turistico. Nel 2022 i “turisti delle radici” sono stati ben 10 milioni, il 60% dei quali è venuto o tornato più volte nel corso degli anni. Tre su dieci hanno dedicato al viaggio in Italia una o due settimane, per visitare parenti e luoghi di origine ma anche l’Italia nel suo complesso (il 55% del tempo del viaggio è consacrato proprio a questo). La maggior parte è arrivata con la famiglia preferendo i mesi di giugno e settembre. Il 27% ha pernottato a casa di parenti e amici, mentre il 35% ha puntato sugli alberghi e il 16% su altri tipi di strutture turistico-ricettive. Il budget è stato di 2.300 euro a persona, diventati 3.700 per quanti hanno allungano la vacanza fino a un mese. Interessante notare anche che quando rientra da un viaggio nel nostro Paese l’87% consiglia caldamente le nostre destinazioni turistiche a parenti, amici e conoscenti.

Il turismo delle radici all'Assemblea Generale di Confcommercio

Anche durante l’Assemblea Generale di Confcommercio del 13 giugno scorso si è parlato di turismo delle radici. Nella sua relazione il presidente Carlo Sangalli ha infatti sottolineato che “abbiamo  l’opportunità di lavorare sul tema delle radici italiane nel mondo, per rimettere in gioco le tante aree interne del nostro paese e per valorizzare il concetto di Sense of Italy. Un concetto che va oltre quello del Made in Italy e che tiene insieme turismo, esportazioni di beni, promozione del nostro patrimonio culturale e creativo”.

Da parte sua il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha affermato: “il turismo è fondamentale alla tutela e allo sviluppo del senso dell’Italia: questo trova nel settore il suo più formidabile elemento promozionale, diretto com’è a sviluppare attenzione e interesse verso il nostro modo di vivere, i nostri luoghi prodotti, la nostra cultura, i nostri paesaggi; ed è  proprio l’’aspirazione ad essere italici che muove tante persone di altri Paesi nei grandi numeri di flussi turistici verso la nostra penisola”.

Leggi anche il focus di Confcommercio sul turismo in Italia, con informazioni, indagini e notizie sul settore

Sangalli: “un target di mercato dai numeri impressionanti”

Il 2024, l’Anno delle Radici italiane promosso dal Ministero degli Affari Esteri, è l’occasione perfetta per lavorare su questo mercato, anche perché proprio il turismo delle radici potrebbe incoraggiare la nostra offerta turistica ad evolvere in direzioni nuove, rilanciando periodi dell’anno meno scontati e borghi meno conosciuti, terra d’origine di tanti italiani emigrati all’estero. Avendo delle motivazioni molto personali, quasi sentimentali è un turismo di base più rispettoso, più qualitativo rispetto al mercato di massa. E quindi più sostenibile per il nostro territorio. Sono numeri impressionanti che spiegano da soli l’importanza strategica di indirizzare politiche dedicate di attrattività turistica su questo target di mercato.

 

Prima tappa: Campobasso (28 febbraio)

La prima tappa del roadshow Confcommercio si è tenuta a Campobasso il 28 febbraio scorso con l’incontro "Dall’anno delle Radici al prodotto per i turisti delle radici", organizzato insieme a Confcommercio Molise, con la partecipazione di Alberto Corti (responsabile nazionale settore Turismo Confcommercio), Riccardo Grassi (head of research SWG) e Letizia Sinisi (esperta di turismo delle radici e italian lifestyle travel coach) che hanno illustrato i risultati della ricerca condotta in collaborazione con Swg, Tra Consulting e Italyrooting Consulting).

"Il flusso turistico di cui parliamo ha complessivamente un valore potenziale da noi calcolato in8,5 miliardi di euro annui. Riproporzionando tutto questo sul Molise - ha affermato Alberto Corti - vuol dire un'opportunità significativa tutta da sfruttare. Il rapporto, anche solo numerico, tra i molisani che vivono nella regione e quelli che si trovano in tutto il mondo è incredibile. Così come è incredibile il rapporto non solo di pensiero o di passione ma anche commerciale per questa enorme comunità che vuole ritornare. Per cui il Molise è davvero protagonista di questa occasione, non a caso partiamo da Campobasso per il nostro lavoro".

"Quello di oggi – ha dichiarato il presidente Confcommercio Molise, Angelo Angiolillirappresenta per noi un evento importante perché possiamo comprendere effettivamente qual è la realtà sulla quale possiamo sviluppare un turismo esperienziale qui nel Molise, cercando di individuare e incrementare quel legame affettivo e culturale che permette ai visitatori di riscoprire la nostra regione per le sue valenze e le sue qualità oggettive di accoglienza e naturalmente di buona cucina".

"L’iniziativa di oggi - ha sottolineato da parte sua il direttore di Confcommercio Molise, Irena Tartaglia - è solo il punto di partenza di un’attività di supporto agli operatori economici ma anche di rete con la filiera turistica in generale".

Il 7 maggio webinar “Cultura e Turismo della Radici: opportunità di sviluppo e crescita dei territori”

L'approfondimento sul tema da parte di Confcommercio Molise proseguirà il 7 maggio con un webinar sul tema “Cultura e Turismo della Radici: opportunità di sviluppo e crescita dei territori”. L’incontro, in modalità online, approfondirà l’aspetto legato agli strumenti operativi per le piccole e medie imprese e sarà curato da Letizia Sinisi.

Il questionario di Confcommercio Molise

Per misurare la customer satisfaction dei vacanzieri del progetto "Turismo delle Radici" durante la stagione estiva, Confcommercio Molise ha annunciato una nuova iniziativa. Si tratta di un questionario per raccogliere dati sul grado di soddisfazione e l'identità dei turisti che scelgono la regione Molise come destinazione. Il questionario, facilmente accessibile tramite QR Code e utilizzabile con smartphone, sarà distribuito a tutti i turisti attraverso le attività associate a Confcommercio Molise. I dati raccolti saranno poi elaborati da Swg e presentati in un incontro autunnale. I dettagli saranno presentati il prossimo 14 giugno nella sede dell'Associazione a Campobasso. Confcommercio Molise, in collaborazione con Confturismo, intende promuovere il Turismo delle radici che valorizza le tradizioni locali e la storia familiare. Il 2024 è stato dichiarato anno del Turismo delle Radici dal Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale, riconoscendo l'importanza di questo settore per lo sviluppo e la rigenerazione dei territori. 

Seconda tappa: Taranto (24 maggio)

Il prossimo appuntamento del roadshow si terrà il prossimo 24 maggio, alle 9.30, nella sala meeting di Confcommercio Taranto. Dopo i saluti del presidente Leonardo Giangrande, seguiranno gli interventi di: Tullio Mancino, direttore di Confcommercio Taranto, Alberto Corti, responsabile del settore Turismo di Confcommercio imprese per l'Italia. Saranno inoltre presentate le relazioni di Letizia Sinisi, esperta di turismo delle radicie e italian lifestyle travel coach, Riccardo Grassi head of research di SWG, Nicolaia Iaffaldano, docente di Marketing del turismo all'Università di Bari (UniBa), Francesco Muciaccia, responsabile mercati extra Ue Puglia promozione, Giuseppe Flore, slow food Puglia e resposanbile del progetto SF Travel Torre Guaceto, Francesco Murianni, CdA della Fondazione Apulia Film Commission. L'evento si concluderà con l'intervento di Gianfranco Lopane, assessore al turismo Regione Puglia. 

L'evento si potrà seguire in diretta sulla pagina Facebook di Confcommercio Taranto.

locandina turismo delle radici taranto

2024 Turismo delle radici

 

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